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Badia di Sant'Andrea al Pozzo

church
Lieux de la foi

Datant du XIIe siècle, l'abbaye est dédiée à Saint-André, patron des pêcheurs

Citata già nell’anno 1114, la Badia passò all’ordine dei camaldolesi attorno alla metà del XII secolo. In quel periodo la Vadichiana già presentava vaste zone impaludate, quindi ampi specchi d’acqua navigabili e ricchi di pesce. Numerosi documenti d’archivio testimoniano l’importanza di tale attività, regolamentata da leggi relative anche alla commercializzazione del pescato. È questo probabilmente il motivo della sua dedica a Sant’Andrea, patrono dei pescatori, mentre un chiusino metallico ricorda la presenza di un pozzo nel cortile retrostante la chiesa. Nel 1810 la chiesa subì la soppressione napoleonica e passò a privati che la restaurarono a metà Ottocento. La struttura, ridotta nelle sue dimensioni, presenta una facciata realizzata con una muratura a conci di arenaria ben squadrati disposti secondo corsi orizzontali e paralleli. Si notano, sia nella facciata che nel fianco sinistro, elementi architettonici risalenti al periodo romanico. Da notare, sopra il portale, la finestrella bifora scavata in una sola bozza di arenaria decorata con una croce, dei motivi vegetali e rilievo con fattezze umane. All’interno presenta una unica navata e un solo altare con una scritta che ricorda i lavori conclusisi nel 1877; ai lati due quadri raffiguranti San Giuseppe e San Francesco che riceve le stimmate.

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