La storia millenaria di Mulazzo in Lunigiana si intreccia con il destino di una famiglia di antichissima stirpe nobiliare: i Marchesi Malaspina, che per secoli hanno governato e modellato la Lunigiana costruendo castelli, dimore, borghi fortificati e torri di avvistamento.
E l’archivio nasce più di 50 anni fa, ormai a distanza di secoli, grazie all'opera di Dario Manfredi che ricerca e cataloga migliaia di documenti e cimeli della Famiglia Malaspina di Mulazzo e, in particolare, del navigatore Alessandro Malaspina: si contano oltre 9.000 libri, 600 testate di periodici e 25.000 documenti manoscritti.
Nel 2005 viene inaugurato l'Archivio-Museo dei Malaspina con lo scopo di preservare l’importante patrimonio culturale ed evitare che potesse andare disperso. Nel 2007 viene costituita la Fondazione Alessandro Malaspina per gli studi malaspiniani per l'accrescimento del patrimonio culturale archivistico e bibliografico e la valorizzazione della Famiglia Malaspina. Infine, nel 2021 viene creato il "Centro di Studi Storici Alessandro Malaspina APS – Mulazzo” con le stesse finalità culturali.
Il museo oggi è visitabile su richiesta.
Il Museo è allestito nell’antico Palazzo Malaspina, al culmine del borgo storico, proprio davanti alla Torre di Dante.
L’attività culturale, didattica ed editoriale del Museo è incentrata sulla storia della navigazione e sul rapporto tra l’Europa e le Americhe dal punto di vista etno-demo antropologico, catografico, geografico, filosofico e oggi ospita:
Fra i protagonisti dell'Archivio Museo, spicca il navigatore ed esploratore mulazzese Alessandro Malaspina (Mulazzo 1754 – Pontremoli 1810) la cui incredibile storia è rimasta nascosta per secoli.
In pochi infatti sanno che fra i meriti di Alessandro vi è la Spedizione transoceanica intorno al momento delle corvette Descubierta e Atrevida (dal 1789 al 1794) per la Corona Spagnola che per durata, lunghezza e risultati scientifici si può considerare fra le più grandi realizzate nel XVIII secolo!
Gli ambiziosi obiettivi erano legati alla sperimentazione delle rotte commerciali, ma soprattutto allo studio degli immensi possedimenti spagnoli: ogni regione visitata sarebbe stata studiata sotto il profilo botanico, zoologico, mineralogico. Inoltre, delle popolazioni indigene si sarebbero raccolte notizie riguardanti gli idiomi, le credenze religiose ed i costumi.
Ma il viaggio avrebbe permesso di tracciare carte geografiche ed idrografiche e le coordinate geografiche sarebbero state calcolate in modo più preciso di quanto fatto fino ad allora!
Tra i documenti conservati nel Museo, sono di particolare interesse quelli riguardanti alcune delle donne più notevoli della famiglia: la bellissima Annetta Malaspina, la sovrana illuminata Maria Teresa Cybo-Malaspina e la figlia Maria Beatrice D’Este Cybo-Malaspina.
Donne che per intelletto ed eleganza conquistarono le corti di Italia ed Europa!
Il Settecento infatti fu, per molti aspetti, il secolo delle donne. In Italia e in Europa troviamo un contesto storico e culturale ben delineato, con caratteristiche peculiari mai viste prima per quanto riguarda il coinvolgimento delle donne nei salotti letterari nell’Illuminismo e nella politica dell’epoca in cui poterono mostrare le doti intellettuali e letterarie.