Il Castello dell’Imperatore di Prato, voluto dall’imperatore Federico II di Svevia, è stato costruito fra il 1237 e il 1248 dall’architetto siciliano Riccardo Lentini. L’edificio costituisce l’unico esempio di architettura sveva nell’Italia centro-settentrionale.
Benché l’imperatore non giunse mai in città, la fortezza venne abitata dal suo vicario in Toscana, che ne fece il suo quartier generale: l’obiettivo era quello di porre sotto controllo militare le principali vie di comunicazione che dall’Italia meridionale portavano al Sacro Romano Impero, in particolare il passo appenninico di Montepiano e la valle del Bisenzio.
Sorto su un terreno che già ospitava una fortificazione precedente, il castello presenta una pianta quadrata, di circa 40 metri per lato. Molto suggestivo è il portale d’ingresso, con elementi decorativi dicromi ottenuti grazie a fasce di marmo bianche e verdi. Ai suoi lati troviamo scolpiti i leoni di Svevia, richiamo all’iconografia della casa imperiale.
Nel corso del XIV secolo, per volere del governo fiorentino, il castello funse da presidio militare e prigione, collegato alle mura trecentesche attraverso un camminamento coperto: il Cassero.
Dall’interno è possibile accedere all’ampio cortile e alle sale delle torri. Grazie a una scala all’interno del torrione sull’angolo orientale, si può raggiungere il camminamento superiore. Da qui si gode di una magnifica vista sui monumenti della città di Prato, come la Basilica di Santa Maria delle Carceri, a pochissimi passi dalla fortezza.
Il castello di Federico II, durante il periodo estivo, ospita anche numerose manifestazioni, concerti e proiezioni cinematografiche all’aperto.