Il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, aperto nel 1988, è stato il primo in Italia costruito appositamente per ospitare e promuovere le avanguardie artistiche internazionali.
Nel corso degli anni si è costituita un'importante collezione permanente, composta da opere dei maggiori artisti dell’ultimo trentennio, acquisite a testimonianza dell’attività espositiva e di ricerca del Centro.
La collezione del Centro Pecci comprende più di mille opere di oltre trecento artisti: sculture, installazioni, dipinti e video realizzati dagli anni Cinquanta del Novecento ad oggi, in particolare i lavori degli esponenti dell'Arte Povera e della Transavanguardia italiana e internazionale, così come di artisti dell'ex Unione Sovietica e della fotografia.
Si possono ammirare tra gli altri opere di Mimmo Paladino, Mauro Staccioli, Jan Fabre, Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto, Daniel Spoerri, Barbara Kruger, Nobuyoshi Araki.
L’edificio stesso è un’opera d’arte della città di Prato: fu progettato originariamente dall’architetto razionalista Italo Gamberini, incaricato dall'industriale pratese Enrico Pecci in memoria del figlio Luigi, e in seguito ristrutturato e ampliato dall’architetto Maurice Nio, oggi ospita oltre 4mila metri quadrati di sale espositive, l’archivio e la biblioteca specializzata con 60mila volumi, un auditorium, un ristorante e un teatro all’aperto.
Informazioni sull'accessibilità: centropecci.it