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Chiesa di Sant'Andrea a Pistoia

church
Luoghi della fede

All'interno è custodito uno dei capolavori dell'arte pistoiese: il pulpito di Giovanni Pisano

La Chiesa di Sant'Andrea, fondata probabilmente intorno all'VIII secolo, fu modificata nel periodo compreso tra il XII e il XIII secolo. Inizialmente designata come "pieve", la chiesa era comunque considerata "seconda per dignità soltanto alla Cattedrale". L'interno della chiesa, a tre navate, conserva uno dei capolavori dell'arte pistoiese, il pulpito di Giovanni Pisano (1298-1301), la cui decorazione scultorea è costituita da cinque parapetti in marmo bianco decorati in altorilievo con scene relative alle Storie della vita di Cristo. Il pulpito ha forma esagonale e appoggia su sette colonne sorrette da leoni stilofori e da un telamone ricurvo. L'edificio di culto ospita inoltre due crocifissi in legno dipinto attribuiti a Giovanni Pisano. Dietro l'altare una croce dipinta raffigura il Volto Santo di Lucca.

La facciata esterna e l'architrave del 1166, decorato con la Cavalcata dei Re Magi, sono attribuiti a Gruamonte e Adeodato, fratelli scultori attivi a Pistoia nel XII secolo. I Magi raffigurati sono considerati i primi pellegrini della storia cristiana e furono scelti proprio per omaggiare il ruolo strategico della Pieve di Sant’Andrea per il pellegrinaggio. Infatti, dopo aver visitato i luoghi del culto iacopeo a Pistoia, i pellegrini potevano dirigersi da porta S. Andrea verso i valichi appenninici in direzione nord, percorrendo la Via Francesca della Sambuca, oppure proseguire in direzione Santiago di Compostela mediante il sistema dei "cammini di Santiago".

L'edificio a fianco della chiesa è, attualmente, la sede dello Spedale di Sant'Andrea e San Jacopo appartenente alla Confraternita di San Jacopo di Compostella. Retto dagli stessi principi e gestito con le stesse regole che accolgono ed ospitano ogni anno migliaia di pellegrini lungo il Cammino di Santiago, la Via Francigena o nella città di Roma, è il luogo di accoglienza dei pellegrini contemporanei lungo il Cammino di San Jacopo.

È interessante notare come l’uso delle colonne, degli archi, dei rilievi scolpiti negli architravi e, soprattutto, delle facciate bicrome sono gli elementi che caratterizzano il “romanico pistoiese” di cui le chiese di Sant'Andrea, San Bartolomeo, San Pier Maggiore e San Giovanni Fuorcivitas rappresentano la massima espressione.

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