Convento di San Francesco a Colle Val d’Elsa

La costruzione del Convento di San Francesco a Colle Val d'Elsa risale alla prima metà del Duecento, quando Gregorio IX, con una Bolla Papale, delegò il Padre Priore dei Domenicani di Siena a benedire la prima pietra dell’edificio. Risalente al 1229, questo fatto rende il convento colligiano uno dei primi insediamenti francescani in Toscana.

L’edificio, costruito su una piccola altura di fronte al borgo, rimase isolato fino agli anni ’30 del Trecento, quando venne eretto il ponte che originariamente lo metteva in comunicazione con l’abitato di Colle Val d’Elsa.

Il convento, agli inizi della sua costruzione, si presentava secondo i tipici criteri francescani improntati alla semplicità, all’austerità e al pauperismo, ma nei secoli subì numerosi rimaneggiamenti: il primo di questi avvenne nel 1485 a seguito dei danneggiamenti causati dalle truppe del Duca Alfonso di Calabria, che aveva assediato Colle Val d’Elsa pochi anni prima. 

Un ulteriore restauro si ebbe nel Settecento, occasione in cui le splendide vetrate furono asportate e spostate a Colle Alta e nel Duomo di Siena; successivamente, il Convento fu utilizzato per alcuni anni come ospedale. 
Un’ultima fase di restauro avvenuta negli anni Novanta del secolo scorso ha riportato alla luce parte degli affreschi originali: tra questi, alcuni sono attribuiti a Cennino Cennini, Giovanni Maria Tolosani e a Pier Francesco Fiorentino.

Oggi il Convento di San Francesco si presenta semplice all’esterno, mentre l’interno — che si sviluppa a pianta longitudinale — mostra i segni degli interventi di restauro e ammodernamento. Quattro grandi aperture ad arco acuto, che richiamano lo stile gotico, testimoniano la posizione delle vetrate originali, mentre i numerosi affreschi si possono ammirare sulla controfacciata, dietro gli altari e sulle pareti laterali.

L’edificio ospita il Centro Tabor, punto di ristoro ed accoglienza per i pellegrini che attraversano la Via Francigena.