La Concattedrale dei Santi Pietro e Paolo, conosciuta anche come Duomo di Sovana (nel comune di Sorano) è uno degli edifici religiosi più importanti della Maremma.
Fu edificata intorno ai secoli XI-XII, probabilmente a partire da una chiesa più antica, e con il passare del tempo è stata oggetto di modifiche e rifacimenti; presenta una mescolanza di stili, tra cui si notano elementi longobardi e gotici. Lo stile romanico, prevalente, conferma che il periodo principale della sua costruzione è intorno all’XI secolo, in corrispondenza dell’espansione della famiglia degli Aldobrandeschi e del papato di Gregorio VII (Ildebrando di Sovana).
Il Duomo è stato per molto tempo sede vescovile. Ciò sembra essere dovuto all’opera di evangelizzazione promossa a Sovana da Mamiliano, vescovo di Palermo. I suoi resti sono conservati nella piccola e suggestiva cripta tufacea, oggi visitabile.
All’esterno, il portone d’ingresso è posto sulla parete laterale ed è sormontato da un arco in pietra decorato con motivi scultorei.
All’interno la Concattedrale è capace di meravigliare. Si sviluppa su tre navate, separate ciascuna da una fila di colonne su cui si innestano delle volte ad arco; i capitelli scolpiti mostrano motivi naturali, volti umani e scene tratte dalle pagine della Bibbia, mentre alle pareti in tufo si accostano inserti in marmo.
Prima di giungere all’altare, sulla destra, noterete un fonte battesimale in travertino del XV secolo.
Pare che l’orientamento geografico della chiesa non rispetti i canoni classici ma per un motivo ben preciso. In occasione del solstizio d’estate, il primo raggio di sole entrerebbe dalla monofora posta nell’abside per attraversare la navata in tutta la sua lunghezza, poggiandosi sulla parete opposta.