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La Fontana del Porcellino a Firenze
Photo © Sailko / WikiCommons
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Fontana del Porcellino a Firenze

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Monumenti

La popolare statua che secondo la tradizione porta fortuna a chi ne tocca il naso

Su uno dei lati della loggia del Mercato Nuovo, tra Piazza della Repubblica e Ponte Vecchio, si trova la fontana del Porcellino, facilmente individuabile dalle numerose persone che la circondano ogni giorno.
La popolarità di questa statua si deve alla leggenda secondo la quale toccare il naso del porcellino, che per la verità è un cinghiale, porterebbe fortuna. Per la precisione, la procedura consiste nel mettere una monetina in bocca al porcellino dopo averne strofinato il naso: se la monetina cadendo oltrepassa la grata dove cade l'acqua porterà fortuna, altrimenti no.

La fontana che si trova oggi al Mercato Nuovo è una copia dell’originale di Pietro Tacca, opera in bronzo del 1633 conservata al Museo Bardini, commissionata da Cosimo II e trasformata in fontana alcuni anni dopo, per decisione di Ferdinando II de’ Medici. Si deve probabilmente a questo momento la creazione del basamento ottogonale arricchito da una raffigurazione, sempre in bronzo, dell'habitat tipico del cinghiale: acquitrini con piante e animali, come anfibi, rettili e molluschi, di notevole realismo.
L’opera di Tacca è a sua volta la copia di un marmo romano, ispirato da un’opera ellenistica, donato a Cosimo I da papa Pio IV nel 1560, oggi agli Uffizi.

Pietro Tacca, statua originale detto il Porcellino
Pietro Tacca, statua originale detto il Porcellino - Credit: Sailko / WikiCommons

L'insieme venne fatto collocare nel 1640 da Cosimo II davanti all'omonima spezieria del Porcellino, su via Por Santa Maria. Nell'Ottocento venne spostato nell’attuale posizione.

La fontana aveva una funzione principalmente pratica, oltre che decorativa, perché approvvigionava l'acqua ai mercanti che commerciavano sotto la loggia, a quel tempo erano specializzati nella compravendita di stoffe pregiati quali sete, broccati e panni di lana.

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