Nel cuore della Maremma, tra le colline di Capalbio e il mare, si nasconde un parco artistico molto speciale: il Giardino dei Tarocchi.
Nato dalla fantasia della scultrice francese Niki de Saint Phalle, il Giardino raccoglie le sue statue ispirate alle figure degli arcani maggiori del mazzo dei tarocchi, che danno vita a un percorso esoterico, ispirato al meraviglioso Parc Güell di Gaudì a Barcellona.
Influenzata dalle forme morbide e dalle maestose costruzioni dell’architetto catalano, Niki de Saint Phalle iniziò a costruire le opere a sue spese e con la collaborazione del marito Jean Tinguly.
Le sculture alte dai dodici ai quindici metri, sono realizzate internamente con tondini di ferro di vario spessore e gettate di cemento: un intreccio speciale che ha reso queste "carte ciclopiche" anche antisismiche.
In seguito le opere vennero rivestite con mosaici a specchio, vetro di Murano e ceramiche.
Alcune opere sono state realizzate da altri artisti, come le panche in ceramica poste all’esterno del giardino, le sedie in ferro e ceramica dentro l’imperatrice, e l’arredamento della biglietteria, opera di Pierre Marie Lejeune.
Gli affreschi all’interno del mago sono del pittore Alan Davie, la scultura posta dentro la sacerdotessa è di Marina Karella, mentre la costruzione della biglietteria è stata affidata all’architetto Mario Botta.
Informazioni sull'accessibilità: ilgiardinodeitarocchi.it