Un borgo fantasma sepolto sotto 34 milioni di metri cubi d’acqua. Non è un libro di fantascienza ma la vera storia di Fabbriche di Careggine, il paese della Garfagnana che nel 1947 fu completamente inondato per costruire il Lago di Vagli, un bacino artificiale di proprietà dell’Enel che fa parte della diga, fruttata per usi idroelettrici e come riserva d'acqua per tutta la zona in caso di incendio.
Gli abitanti di Fabbriche di Careggine furono trasferiti in un nuovo paese, Vagli di Sotto, sul promontorio del lago. Fu così che il borgo, esistente dal XIII secolo e celebre per la lavorazione artigianale del ferro, sparì per sempre.
Sott’acqua si conservano ancora le tracce di ciò che era Fabbriche di Careggine: le sue case in pietra ancora in piedi, il cimitero, il ponte, la chiesa romanica di San Teodoro, con il campanile ormai in rovina.
Oggi il paese fantasma riemerge dalle acque solo quando la diga viene svuotata per i lavori di manutenzione: finora è successo solo quattro volte, tra il 1958 e il 1994. Da allora, Enel non ha più svuotato la diga e non ci sono conferme ufficiali su quando accadrà nuovamente.