Il Museo del Tessuto di Prato, uno dei più importanti al mondo dedicato all’arte e alla tecnologia tessile, offre un percorso alla scoperta dei tessuti antichi e contemporanei e delle tradizioni tessili della città.
L’edificio che ospira il museo è eccezionale: si tratta dell’antica “Cimatoria Campolmi”, una delle fabbriche più antiche del territorio che risale all’Ottocento e si trova proprio nel cuore di Prato, all’interno delle mura medievali.
Un vero monumento all’archeologia industriale tessile, al cui interno oggi si possono ammirare le splendide collezioni del Museo, che raccoglie i tessuti prodotti in tutto il mondo dall’antichità ad oggi.
Nella Sala storica sono esposti oltre a frammenti di tessuto copti e precolombiani, risalenti dal IV al VI secolo, anche tessuti del Trecento, come tovaglie alla perugina, lampassi lucchesi, velluti veneziani e fiorentini del Rinascimento.
E ancora ricchi lampassi broccati in oro e argento del primo Seicento, senza dimenticare i tessuti e i bozzetti disegnati da artisti come Raoul Dufy, Giò Pomodoro e Bruno Munari. La raccolta è arricchita da alcuni abiti dell'Ottocento, gilet settecenteschi, merletti, tessuti etnici del XIX e XX secolo, provenienti dall’India, dall’Indonesia e dallo Yemen, dall’America centrale e meridionale, da Cina e Giappone.
Il Museo dedica uno spazio anche alla storia di Prato città tessile: un percorso illustra la produzione dei panni di lana dal Medioevo fino al Novecento, attraverso una serie di ricostruzioni, documenti e oggetti d'epoca.
La sezione contemporanea espone una selezione di tessuti prodotti nel distretto pratese particolarmente significativi per l’innovazione tecnologica. Inoltre il Museo organizza sempre mostre e installazioni temporanee sul tessuto, la moda e il design antico e contemporaneo.
Informazioni sull'accessibilità: museodeltessuto.it