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Carnevale di Viareggio
Photo © Marco Moscatelli
Photo © Marco Moscatelli

Cittadella e Museo del Carnevale di Viareggio

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Musei

Un grande centro tematico per scoprire la storia della manifestazione e come si realizzano i carri

La storia d'amore fra Viareggio e il Carnevale nasce nel 1873 e negli anni ha continuato a crescere. La città ha dedicato alla sua storica manifestazione la Cittadella del Carnevale, un grande parco urbano dove lavorano i maestri della cartapesta, gli artigiani viareggini che costruiscono a mano i giganteschi carri allegorici.

La Cittadella di Viareggio è strutturata come una grande piazza circolare vuota al centro, su cui si affacciano i diversi laboratori dove nascono i carri e le maschere: in prossimità del Carnevale le porte delle botteghe artigiane si aprono e la piazza diventa un luogo di incontro tra gli artisti della cartapesta e i visitatori.

Uno dei laboratori dentro la Cittadella del Carnevale
Uno dei laboratori dentro la Cittadella del Carnevale - Credit: Marta Mancini

I costruttori si sono trasferiti qui nel 2001. In precedenza lavoravano negli hangar in via Marco Polo, ma prima della guerra i carri venivano realizzati in giro per la città, spesso tra una casa e l’altra, dovunque ci fosse abbastanza spazio per tirare su un laboratorio improvvisato dove mescolare gesso, carta e creta.

Il Museo del Carnevale

Maschere in costruzione alla Cittadella del Carnevale
Maschere in costruzione alla Cittadella del Carnevale - Credit: Marta Mancini
Il laboratorio della cartapesta
Il laboratorio della cartapesta - Credit: Marta Mancini

La Cittadella è il più grande centro tematico in Italia dedicato alle maschere, che ospita non solo gli hangar dove sono creati e conservati i carri ma anche il Museo del Carnevale, aperto tutto l’anno, dove la statua di Burlamacco creata dalla fantasia di Uberto Bonetti nel 1930 accoglie i visitatori.

Qui si può rivivere la grande storia e tradizione del Carnevale viareggino: in mostra infatti ci sono i modellini dei carri vincitori delle ultime edizioni, ma anche gli splendidi manifesti ufficiali dal 1925 ad oggi e le opere originali degli artisti che hanno lavorato al Carnevale tra cui Enrico Pranpolini, Lucio Venna, Moses Levy.

Infine nel Museo si può toccare con mano il retrobottega dei carri, grazie allo stand didattico che spiega passo per passo come nasce un’opera in cartapesta e ai laboratori didattici per chi vuole cimentarsi in prima persona nella manipolazione della carta e della creta e creare la propria maschera. Un’attività perfetta anche per le famiglie con bambini.

Informazioni sull'accessibilità: regione.toscana.it

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