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Florence Duomo
Photo © Gabrielradio
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Piazza del Duomo di Firenze

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Quartieri, strade e piazze

Cuore spirituale della città e casa di monumenti famosi nel mondo

Piazza del Duomo è il cuore spirituale di Firenze e l'anima del suo centro storico, dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Il luogo dove si possono ammirare, in un unico colpo d'occhio, alcuni dei monumenti principali della città, in un concentrato di storia, arte e bellezza da far girare la testa. Qui si fronteggiano infatti la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, con la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Battistero, circondati da palazzi storici e da piccoli e grandi musei.

Lo spazio dell’attuale piazza si trovava sul lato nord del quadrilatero romano, al suo esterno. 
Dal primo Medioevo il luogo assunse importanza come centro religioso cittadino, con la presenza di una serie edifici che nel complesso costituivano il cosiddetto "asse sacro": il palazzo vescovile, il Battistero, un ospedale, una canonica, un cimitero, le chiese di San Salvatore al vescovo, di San Michele Visdomini e di Santa Reparata, di origine paleocristiana. La piazza era molto più piccola di quella odierna, con il palazzo vescovile a ridosso del battistero, e un dedalo di vicoli a ridosso dei monumenti.
Sul finire del Duecento furono abbattute numerose case per far posto alla nuova cattedrale e al campanile. Nei secoli successivi venne ampliata anche piazza San Giovanni (il nome “ufficiale” dello spazio che circonda il battistero).

Il Complesso di Santa Maria del Fiore

Il Complesso di Santa Maria del Fiore
Il Complesso di Santa Maria del Fiore - Credit: PublicDomainPictures / Pixabay

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto, il Battistero e il Museo dell’Opera del Duomo, con accesso dal n. 9 di Piazza Duomo, nell'insieme costituiscono il Complesso di Santa Maria del Fiore: oltre 700 anni di storia e bellezza raccolti in un'unica piazza.

La Cattedrale, progettata da Arnolfo di Cambio su un edificio pre-esistente, è un esempio di gotico italiano. Terminata nel 1367, venne rivestita di marmi colorati sull’esempio del Battistero, ad eccezione della facciata che rimase incompiuta e trovò la sua veste attuale solo nell’Ottocento. All’interno si trovano opere d’arte importanti: i due affreschi staccati raffiguranti i monumenti equini dei mercenari Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino, eseguiti rispettivamente da Paolo Uccello (1436) e Andrea del Castagno (1456); le otto vetrate realizzate fra il 1434 e il 1445 su disegno di alcuni tra i maggiori artisti del Rinascimento fiorentino; gli affreschi di Giorgio Vasari e Federico Zuccari che decorano l'interno della Cupola del Brunelleschi. Quella che è ancora oggi la più grande cupola in muratura mai realizzata è un esempio di eleganza e ingegno e, dall'alto dei suoi oltre 90 metri, regala una delle più belle viste su Piazza Duomo e su tutta la città.

La stessa vista mozzafiato si può ammirare dalla cima del Campanile di Giotto, altra splendida testimonianza dell'architettura gotica fiorentina del Trecento. La decorazione esterna costituisce uno dei cicli figurati più complessi del Medioevo, opera di maestri fiorentini come Andrea Pisano, Donatello e Luca Della Robbia.

Il Battistero di San Giovanni, uno dei luoghi di culto più antichi di Firenze, è caratterizzato da un'affascinante struttura geometrica a pianta ottagonale, è interamente ricoperto da marmo bianco e verde di Prato, ed è arricchito da tre magnifici portali in bronzo dorato (gli originali si trovano oggi al Museo dell'Opera del Duomo). All'interno, uno straordinario mosaico imprezionisce il soffitto.

Nel Museo dell’Opera del Duomo è conservata la maggiore collezione al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino, con capolavori dei più grandi artisti del tempo. Nella Sala de Paradiso è ricreata a grandezza naturale la facciata del Duomo progettata da Arnolfo di Cambio nel 1296, mai completata e infine smantellata nel 1587.

Gli edifici storici

Ecco i palazzi che si affacciano su Piazza Duomo e che si incontrano procedendo in senso orario, partendo dall’ingresso del Museo dell’Opera del Duomo, sul retro della Cattedrale.

Il primo è Palazzo Guadagni Sacrati Strozzi, una delle più significative espressioni dell’architettura civile fiorentina di età barocca, con interni ricchi di affreschi e decorazioni di pregio. Dal 1988 è sede della Presidenza della Giunta della Regione Toscana.

Sul lato meridionale della Cattedrale sorgono i Palazzi dei Canonici, un complesso di tre edifici ottocenteschi eretti in seguito alla rimozione di antiche costruzioni, demolite per ampliare la piazza. La facciata del palazzo centrale è facilmente riconoscibile dalla due nicchie contenenti le statue raffiguranti gli architetti della Cattedrale - Arnolfo di Cambio e Filippo Brunelleschi - entrambe opera di Luigi Pampaloni.

Le ambulanze che sono generalmente parcheggiate proprio lì davanti segnalano la presenza del Palazzo della Misericordia (o Palazzo degli Uffiziali dei Pupilli), dal 1576 sede della Venerabile Arcicompagnia della Misericordia di Firenze, antica congregazione istituita nel1244 per curare gli ammalati e seppellire i morti, ancora oggi attiva. All’interno si trovano un oratorio e il nuovo Museo della Misericordia: un percorso articolato su 14 sale che illustra la storia della Confraternita e il suo legame con Firenze, tramite documenti di archivio, oggetti d’arte derivanti da lasciti e donazioni, e filmati.

Sull'angolo con Via Calzaiuoli si trova la precedente sede della Compagnia della Misericordia, diventata di proprietà della Compagnia del Bigallo dopo una serie di vicissitudini. Il palazzo, dotato di Loggia, ospita oggi il Museo del Bigallo.

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LoggiaBigallo - Credit: Sailko / WikiCommons

Dal lato del Battistero si erge imponente il Palazzo Arcivescovile, residenza dell’arcivescovo di Firenze e sede della curia diocesana, un edificio monumentale facente parte del patrimonio artistico nazionale. Originariamente il palazzo era costituito da due fabbricati – "Vescovado Nuovo" nella sede attuale e "Vescovado Vecchio" più vicino al Battistero – divisi da Via dell’Arcivescovado e collegati da un cavalcavia. Il Vescovado Vecchio andò in gran parte distrutto nel 1533 a causa di un incendio; la ricostruzione (1573 – 1584) si deve all’iniziativa di Alessandro Ottavio de’Medici (che diventerà papa Leone XI) e all’opera dell’architetto Giovanni Antonio Dosio; gli interventi di “risanamento” del centro storico fiorentino, portati avanti alla fine dell’Ottocento, portarono infine alla sua demolizione, alla scomparsa di Via dell’Arcivescovado e all’ampliamento della piazza.

Palazzo Gondi, al numero 12r, ospita un piccolo museo aziendale, il Museo Torrini, dedicato alla storia del Casato Orafo Torrini (1369): circa 200 oggetti preziosi, una collezione di orologi da tasca, foto, disegni e documenti rari, inclusa l’edizione originale del 1568 dei Trattati sull’Oreficeria di Benvenuto Cellini

Un’ultima curiosità: sulla facciata di Palazzo Naldini, all’angolo con Via dei Servi, una targa e un busto ricordano che qui "furono le botteghe del sommo scultore", e il riferimento è a Donatello.

Informazioni sull'accessibilità: feelflorence.it

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