La
Pieve romanica di San Pancrazio a Sestino si erge nel luogo dove fin dalle epoche pagane venne praticato il culto. Essa fu costruita sopra i
resti dell'antica curia romana e custodisce al suo interno un'affascinante
cripta di epoca bizantina (VII - VIII secolo), ancora in ottimo stato di conservazione e caratterizzata da un interessante capitello barbarico e da numerosi reperti altomedievali.
La chiesa ha subìto nel tempo numerosi interventi strutturali e oggi, dell'edificio originale, rimane integro solo l'abside. Un cippo romano in marmo con dedica al "Genius curiae" datato al 375 d.C. e un monolite arenario con una scritta che ricorda la data di riconsacrazione dell'edificio (17 agosto 1259), costituiscono rispettivamente il piede e la mensa dell'altare maggiore.
Tra le opere pittoriche: due crocifissi giotteschi su tavola di scuola riminese (metà XIV secolo), varie tele tra cui una Natività con santi (XVII secolo) impreziosita da un'aurea cornice lignea, una Adorazione dei magi (XVII secolo), le Stimmate di San Francesco (XVIII secolo) e il Martirio di San Pancrazio (XVIII secolo).