Nel paese di Popiglio, frazione del comune di San Marcello Piteglio, si trova la pieve dedicata a Santa Maria Assunta. La costruzione, terminata nel 1271, è un’importante testimonianza dell’arte romanica della Montagna Pistoiese.
All’esterno si presenta con il suo originario volto medievale, come denotano la facciata a capanna, la muratura in pietra d’arenaria e le sculture lapidee a decoro degli accessi e delle finestre.
All’interno, abbellimenti di epoche successive hanno modificato il suo aspetto iniziale. L’edificio venne infatti arricchito, dal Cinquecento in poi, con numerose opere d’arte, grazie prima al pievano Girolamo Magni, poi alla famiglia Vannini, questi ultimi popigliesi d’origine, ma stabilitisi a Roma come commercianti.
Nella pieve vi accoglie un susseguirsi di tesori: due tavole cinquecentesche del veronese Sebastiano Vini con l’Assunzione della Vergine e l’Ultima Cena; un organo del XVII secolo dalle splendide forme barocche, opera dell’organaro pontificio Giuseppe Testa; la Crocefissione di Giacinto Gimignani (1663); un gruppo marmoreo scolpito da Francesco Pincellotti, raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Francesco d’Assisi e di Paola.
La sagrestia cinquecentesca, uno degli ambienti in cui è stato allestito il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Popiglio, custodisce le pale d’altare trecentesche che un tempo ornavano gli altari della pieve; una scultura lignea con Santa Lucia del XIV secolo; un corale medievale con miniature del pittore fiorentino Pacino di Buonaguida; numerosi oggetti d’oreficeria, tra cui suppellettili del barocco romano.
Dalla sagrestia è possibile accedere alla Cappella della Annunciazione, voluta dai Vannini, raffigurati nei sei busti marmorei a decoro delle pareti, che provengono da una bottega romana vicina a Gian Lorenzo Bernini. L’altare è invece arricchito da un’Annunciazione di Sebastiano Vini.
La Pieve di Popiglio fa parte dell’Itinerario dell’Arte Sacra dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.