Groppoli è una delle zone più suggestive della campagna pistoiese, ricca di testimonianze storiche e naturalistiche. Il toponimo, di probabile origine longobarda, starebbe ad indicare “massa rotonda.” A Groppoli sorge una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo (il Santo preferito dai Longobardi per le sue caratteristiche guerriere), che si trova sulla sommità di un colle nei pressi di Serravalle Pistoiese: ad essa hanno fatto riferimento le comunità contadine disseminate lungo la strada che congiunge la valle del Vincio con il borgo di Castellina.
La prima testimonianza certa della chiesa si ha in un documento del 1174, quando le monache di San Mercuriale a Pistoia comprarono un uliveto nel territorio delle pieve. L'edificio, in travertino, ha la particolarità di accogliere elementi della tradizione architettonica pistoiese e di quella lucchese.
La chiesa di San Michele non è l’unica attrattiva architettonica della zona. Groppoli è infatti famosa anche per la grande tenuta che comprende la fattoria, la villa e undici casali con relativi poderi destinati all'accoglienza turistica. Al suo interno vivono cinghiali, caprioli, daini, mufloni, lepri e fagiani.
Altra attrattiva di Groppoli è l’elegante villa che si trova poco sopra la fattoria in stile Liberty che si è affermata negli ultimi decenni come uno dei centri culturali più vivaci di Pistoia. La villa è infatti proprietà dell’associazione Amici di Groppoli, che propone ai soci ogni anno un ricco programma di iniziative che spaziano dal turismo allo spettacolo, alle feste, all’arte, alla musica, alla letteratura.