L'Annunciazione di Leonardo da Vinci è uno tra i più famosi e importanti capolavori rinascimentali presenti nella Galleria degli Uffizi di Firenze, dove arrivò nel 1867 dal monastero di San Bartolomeo.
Il dipinto, realizzato tra il 1472 e il 1475, rappresenta la scena dell'Annunciazione in modo del tutto innovativo, ambientando l'incontro tra la Madonna e l'Arcangelo all'aperto, anzichè in un luogo chiuso come da tradizione. Viene invece mantenuta la classicità della posizione delle due figure, con Maria a destra e l'Arcangelo dalla parte opposta, rivolto verso di lei.
La Madonna è seduta in un angolo di un palazzo, posizionata dietro a un sarcofago decorato a motivi classici ripresi da un'opera di Andrea del Verrocchio, intenta a sfogliare un libro con la mano destra mentre con la sinistra fa un segno di accettazione. L'Arcangelo è rappresentato subito dopo il suo arrivo, mentre sta chiudendo le sue ali e benedicendo Maria con una mano, mentre nell'altra tiene un giglio, simbolo di purezza; a differenza dell'iconografia tradizionale, l'Arcangelo non ha ali di pavone.
Nel paesaggio sullo sfondo, diviso dalla scena in primo piano da un muretto, si vedono un fiume, montagne e alberi. Mentre i personaggi sono dipinti in maniera molto dettagliata, gli oggetti più lontani sembrano come avvolti in una foschia.
Leonardo dipinse quest'opera giovanissimo, accanto al suo maestro Andrea del Verrocchio, e il suo stile è ben riconoscibile nel volto di Gabriele, che presenta una netta somiglianza con altre sue opere, ad esempio la "Monna Lisa".