L’Ecomuseo del Casentino è un sistema museale diffuso sul territorio che documenta e valorizza il patrimonio storico, artistico, naturalistico e artigianale della zona.
Il progetto dell'Ecomuseo casentinese prende vita verso la fine degli anni novanta su iniziativa della Comunità Montana e si articola in sei sistemi (archeologico, civiltà castellana, acqua, bosco, agro pastorale, manifatturiero) che ripercorrono il rapporto uomo-ambiente nel tempo e nello spazio. Ogni sistema si articola a sua volta in una serie di “antenne”, ognuna con le proprie specificità e modalità di fruizione, disseminate attraverso la vallata.
La visita di un Ecomuseo è un’esperienza unica, profondamente diversa dal classico percorso museale: è assistere a un dialogo tra passato e presente e alla simbiosi tra la comunità e il territorio attraverso l’artigianato e le tradizioni. Si può scegliere di ripercorrere la vita del mugnaio “Pietrone” scandita dallo scroscio dell’acqua a Molin di Bucchio o addentrarsi tra le curiose storie sui contrabbandieri al Museo della polvere da sparo e del contrabbando di Chitignano. Si può conoscere un’arte antica che ha caratterizzato l’economia di un paese, come la lavorazione della pietra a Strada in Casentino oppure un mestiere meno noto, ma non per questo meno interessante, come quello del bigonaio a Moggiona, all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. E poi ancora la “civiltà della castagna” nel suggestivo scenario di Raggiolo, le testimonianze turrite dei castelli medievali, le raccolte sulla cultura materiale e molto altro.
È un approccio, quello alla visita, quasi familiare poiché è nel quotidiano che il visitatore si immerge, fa esperienza, ascolta suoni e storie di un passato lontano eppure ancora così pulsante.
Ma l’attività dell’Ecomuseo non si ferma alla visita delle “antenne”, si rivolge anche alle comunità interne promuovendo progetti di sviluppo sostenibile e di formazione rivolta ai giovani, andando a costruire un senso di appartenenza sempre più profondo attraverso la raccolta e la condivisione di video-testimonianze in una “Banca della Memoria” e generando percorsi innovativi di incontro e comunicazione con abitanti e turisti.
Altra iniziativa di rilievo della rete ecomuseale è quella di FestaSaggia, il cui intento è diffondere all’interno degli eventi locali, in particolare sagre e feste paesane, alcune buone pratiche legate alla valorizzazione e tutela del paesaggio, dei prodotti locali e del patrimonio attraverso la riduzione dei rifiuti, il riciclo e il contenimento degli sprechi energetici.
Quella dell’Ecomuseo del Casentino è quindi una realtà complessa che si compone di un caleidoscopio di luoghi e storie di diversa umanità. Stagionalmente si anima con un ricco calendario di iniziative (passeggiate patrimoniali, degustazioni, laboratori didattici, spettacoli teatrali, proiezioni…) che consentono, a chi viene a scoprire il territorio, di entrare a stretto contatto con la storia e le storie delle comunità locali.