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Cripta del Monastero di San Salvatore a Giugnano
Photo © Arrigoni Aldemaro
Photo © Arrigoni Aldemaro

Monastero di San Salvatore a Giugnano

church
Luoghi della fede

Gli affascinanti e antichi ruderi di un grande edificio ecclesiastico nei dintorni di Roccastrada

I ruderi del monastero di Giugnano si trovano nascosti in un piccolo bosco di lecci nel comune di Roccastrada a pochi chilometri dal Castello di Montemassi, sopra un affioramento roccioso di trachite. 

La storia del monastero è avvolta dal mistero a causa della mancanza di fonti. Quello che sappiamo è che nel 1076 era dipendente dall'Abbazia di San Salvatore sul Monte Amiata, mentre nel 1140 Papa Innocenzo II ne confermò il grande patrimonio, prima che nel 1209 venisse posto da Papa Innocenzo III sotto il controllo dell'abbazia cistercense di San Galgano in Val di Merse. 

Con la crisi del monastero venne prima trasformato in magazzino per la conservazione del grano e delle sementi, poi divenne la sede di eremiti dell’ordine Agostiniano per arrivare alla sua inesorabile decadenza iniziata nel XIV secolo. Infatti dal Trecento le notizie sull'abbazia iniziano a perdersi del tutto, tanto che negli Statuti di Roccastrada del 1612 nella località di Giugnano è ricordata solo la presenza di un mulino e di una ferriera.

Quello che oggi rimane del complesso religioso è un’affascinante cripta interrata a cui si accede da una scala a pioli. Lo spazio ha una pianta rettangolare, chiusa da un'abside circolare, e suddivisa in tre navate da quattro colonne che sostengono le volte a crociera. Da notare gli splendidi capitelli in arenaria decorati con figure geometriche e zoomorfe tipiche dello stile romanico. 

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