La storia del Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini" va avanti da molti secoli, prima ancora dell’inaugurazione effettiva nell’Ottocento. L’idea di realizzare un gabinetto anatomico – come si definiva un tempo – sicuramente ha risentito del fatto che la città fosse stata una delle prime, come università, a dotarsi di una scuola anatomica, anche per la volontà del lungimirante Cosimo I de' Medici.
Con l’obiettivo di raccogliere materiale utile per lo studio del corpo umano, il museo dell'Università di Pisa ha radunato nel tempo circa 3400 pezzi di modelli anatomici estremamente accurati realizzati a fini didattico-scientifici. Si riscontrano scheletri di ogni dimensione, preparati embriologici o sistemi che illustrano le fattezze del cuore e dei vasi sanguigni. Molto interessante è la galleria di tavole anatomiche del Mascagni, una importante e preziosa raccolta che conta illustrazioni a colori dettagliate e a grandezza naturale dei vari sistemi e apparati del nostro corpo.
Meritano di essere menzionate anche due sezioni che espongono reperti archeologici di notevole interesse, rinvenuti perlopiù nell’Ottocento. Qui si incontrano corredi funerari delle civiltà precolombiane, completi di stoffe, vasi e utensili vari, ma anche mummie, di cui una egizia, dotate talvolta di sarcofago e recuperate in spedizioni con oggetti dei più vari. Si segnalano anche antichi resti botanici raccolti nelle stesse esplorazioni.
Informazioni sull'accessibilità: mau.sma.unipi.it