Il Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia rappresenta un tesoro di inestimabile valore, testimone della ricchezza artistica e delle tradizioni più autentiche della città. Oltre a custodire capolavori unici, offre uno spaccato della storia e dell’identità del territorio pistoiese.
Documentato già dal 1091, questo edificio medievale, simbolo del potere episcopale, si affaccia su Piazza del Duomo, accanto alla Cattedrale di San Zeno. Nato come dimora fortificata, si trasformò progressivamente in una residenza signorile. Venduto dal vescovo Ricci a privati nel 1786, subì drastiche trasformazioni tra il 1863 e il 1865. Acquistato dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, fu restaurato negli anni Settanta del Novecento, per divenire sede di rappresentanza e museo.
Il percorso di visita Museo aperto permette oggi di ammirare luoghi suggestivi come la sagrestia di San Jacopo, citata da Dante nell’Inferno, e la cappella di San Nicola. Tra i capolavori visibili, spiccano l’Arazzo millefiori, un’imponente opera tessile di straordinario valore, l’angelo ligneo con la testa del Battista di Giovanni Pisano, un ciclo di tempere murali di Giovanni Boldini, e alcune delle grandi tele del Seicento fiorentino di Piero ed Elena Bigongiari. Inoltre, include oreficerie medievali e rinascimentali, nonché preziosi arredi liturgici provenienti dalla Cattedrale.
Attualmente sono in atto importanti lavori di restauro e ampliamento del percorso museale, che comprenderà quattro piani interamente dedicati alla storia della città, al suo rapporto con l’arte, la cultura e il territorio, dall’antico fino ai giorni nostri.
Il Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi è oggi una delle sedi museali di Fondazione Pistoia Musei, che include anche il Museo di San Salvatore, le Collezioni del Novecento di Palazzo de’ Rossi, e il Palazzo Buontalenti, destinato a ospitare mostre temporanee.
Informazioni sull'accessibilità: pistoiamusei.it