Passeggiando tra le strade del centro storico di Pistoia è facile imbattersi in opere inaspettate e preziose, come il duecentesco Ospedale del Ceppo, che colpisce per il notevole fregio in terracotta invetriata posto a decorazione del suo loggiato esterno.
Un Ospedale fondato nel 1277, secondo la leggenda nel luogo indicato dalla miracolosa fioritura di un ceppo secco, e successivamente ampliato in seguito all’epidemia di peste del 1348.
Al fregio è dedicata una sezione del Museo dello Spedale del Ceppo, dal 2017 ospitato all’interno di questo ex complesso ospedaliero. Il percorso museale ripercorre le vicende storiche, architettoniche e artistiche dell’edificio e la storia della sanità pistoiese, tramite strumenti appartenenti alle varie epoche, come la collezione di ferri chirurgici, e moderni supporti multimediali. Trovano spazio anche la storia dell’Accademia Medica Filippo Pacini e le biografie dei medici dell’ex Ospedale psichiatrico delle Ville Sbertoli.
La sezione dedicata al fregio ne rivela la storia e gli aspetti artistici, con approfondimenti sulla tecnica della terracotta invetriata e sulle altre sculture robbiane presenti in città e nel territorio. Il fregio è un capolavoro rinascimentale di Santi Buglioni (1536-28), raffigurante le Sette Opere di Misericordia, con un’ultima scena realizzata cinquanta anni dopo dal pittore pistoiese Filippo di Lorenzo Paladini. I tondi e mezzi-tondi, posti tra gli archi, sono opera dei Della Robbia e rappresentano scene della vita di Maria e stemmi.
Il percorso museale si conclude nel giardino, dove si trova il piccolo ed elegante Teatrino Anatomico (1785-87), utilizzato per lo studio dell’anatomia e oggi perfettamente conservato.
All’interno dell’Ospedale del Ceppo si trova anche il Museo di Pistoia Sotterranea, un vero e proprio percorso archeologico che si snoda sotto Pistoia, alla scoperta delle più antiche testimonianze architettoniche della città.
Informazioni sull'accessibilità: musei.comune.pistoia