Il Museo comunale dedicato a Francesco Ferrucci si trova a Gavinana, sulla Montagna Pistoiese, dove il condottiero fiorentino perse la vita nella celebre Battaglia di Gavinana.
Era il 3 agosto 1530, quando Ferrucci lottò, alla guida delle truppe della Repubblica di Firenze, contro i soldati di Carlo V. A memoria del suo coraggio e del suo sacrificio nella difesa della libertà, a lui è stata intitolata anche una statua nella piazza principale del paese, opera dello scultore Emilio Gallori.
Allestito presso l’ex Casa Battistini, sulla cui soglia, secondo la tradizione iconografica e popolare, il capitano fiorentino morì per mano di Fabrizio Maramaldo, fu inaugurato nel 1931 e nel 1957 riallestito e riordinato in quattro sale tematiche: la Sala d’Armi, la Sala D’Azeglio e della Battaglia, la Sala Francesco Ferrucci e infine la Sala dell’Assedio e delle Bandiere.
Il museo racconta la figura di Francesco Ferrucci, attraverso documenti, cimeli, ricordi di famiglia e libri sulla sua storia. Conserva armi e armature; monete; un plastico diorama, che riproduce gli schieramenti della battaglia; dipinti di Massimo D’Azeglio - scrittore, pittore, patriota e politico ottocentesco, che soggiornò a Gavinana, traendovi spunto per la stesura del suo romanzo Niccolò de’ Lapi - costumi e bandiere, storicamente legati al Calcio storico fiorentino, giocato durante l’assedio della città.
Fa parte del museo anche la Capanna di Francesco Ferrucci, il luogo dove l’eroe si rifugiò ferito e in seguito venne catturato.
La storia folklorica dell’eroe e della battaglia viene rievocata durante le Celebrazioni Ferrucciane, una manifestazione in costume, ricca di eventi, che viene proposta ogni anno nella prima decade di agosto.
Il Museo Ferrucciano è temporaneamente chiuso.