Il palazzo pretorio di San Giovanni Valdarno si trova esattamente al centro della città, tra le due principali piazze. L’edificio, meglio conosciuto come Palazzo d’Arnolfo, è nato con finalità politiche tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo: qui vi era la sede sede del rappresentante del Comune Fiorentino, oltre che del Consiglio della comunità, e alcuni suoi locali erano adibiti allo stoccaggio dei cereali per tenere al sicuro le riserve in caso di guerra o carestia.
All’inizio del Quattrocento il rinnovamento del palazzo come residenza del Vicario indica la volontà di Firenze di fare di San Giovanni il centro del potere dell’area del Valdarno. Nel corso dei secoli l’assetto dell’edificio cambiò adattandosi ai mutamenti politici che interessarono Firenze e il suo territorio. Sulla facciata colpiscono proprio i tanti stemmi dei vicari: se ne contano circa 250 e coprono un arco di tempo che va dai primi del Quattrocento al Settecento, con il più recente che è del 1772.
All’interno, nell’atrio, il palazzo conserva bellissimi affreschi e stemmi dipinti del Quattrocento. Presente anche una statua del Marzocco, il leone che regge lo scudo gigliato e che rappresenta il dominio fiorentino. Nel 1909 il Palazzo venne dichiarato monumento nazionale, mentre l’appellativo di Palazzo "di Arnolfo" si diffuse all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, a seguito del restauro del 1934. Oggi è sede del Museo delle Terre Nuove, che illustra i cambiamenti della geografia urbana avvenuti nel tardo Medioevo.