Palazzo Piccolomini a Pienza fu costruito a metà del Quattrocento dall'architetto fiorentino Bernardo Rossellino come residenza estiva di Papa Pio II, Enea Silvio Piccolomini, e racchiude tutti gli elementi architettonici rinascimentali voluti dal pontefice per rendere questa cittadina unica e di notevole bellezza. Il palazzo è stato di proprietà della famiglia fino alla morte dell'ultimo discendente, che lo ha lasciato ad un'istituzione benefica.
Il primo piano del Palazzo Piccolomini è aperto al pubblico come museo di Pienza. Qui si possono visitare la Sala degli Antenati, dove insieme a vari dipinti, spicca un ritratto di Pio II Piccolomini opera di Ventura Salimbeni, ma anche la camera da letto di Pio II, riccamente arredata con un bel paliotto e un letto della fine del XVI secolo, e la biblioteca che conserva incunaboli, libri rari, bolle e documenti. Gli ambienti del Palazzo presentano inoltre camini e soffitti quattrocenteschi, arredi dal XV al XVIII secolo, quadri, sculture e arazzi fiamminghi.
Il vero tema architettonico di Palazzo Piccolomini è il suo rapporto con la natura e con il paesaggio: dal loggiato sul lato posteriore si gode una vista straordinaria della Val d'Orcia e del Monte Amiata. Al piano terra del palazzo è inserito in questo panorama un giardino di forma quadrata cinto da mura con al centro il pozzo: quello di Pienza è il primo giardino pensile del Rinascimento.
Informazioni sull'accessibilità: regione.toscana.it