Il trecentesco Palazzo Pretorio, al centro del quale si alza l’imponente Torre civica, è tradizionalmente attribuito ai perugini che lo avrebbero costruito a partire dal 1339, primo anno della loro dominazione su Monte San Savino.
Anticamente il palazzo e i suoi uffici occupavano un’area ben maggiore dell’attuale: i giusdicenti fiorentini, cioè i podestà e i vicari - svolgevano proprio qui la loro attività ed amministravano la giustizia civile e penale.
Dopo che gli uffici del Palazzo Pretorio furono trasferiti nel 1824 nel Palazzo Di Monte (oggi Palazzo Comunale), l'edificio fu acquistato nel 1864 dal Comune.
Il palazzo, a tre piani, è costituito da due ali che rinserrano la torre: l'attuale portale di accesso alla torre, sul quale è incisa la data 1681, sostituisce un’antica finestra usata per dar luce alle interne carceri pubbliche.
Sulla mensola aggettante era posto il marzocco in pietra del 1506 - oggi conservato al Museo del Cassero - opera di Biancalana scalpellino.
Nel Salone delle Udienze è ancora oggi visibile un affresco con una Pietà del pittore savinese Stefano Veltroni, datato 1538, per eseguire il quale l’artista ricevette dalla comunità 59 lire.
La torre - alta circa 30 metri - è visitabile fino alla sua sommità: salendo si può godere di una meravigliosa vista sul centro storico savinese e su tutta la Valdichiana.
La torre conserva molte aperture originarie e nella parte alta mostra i quadranti dell’orologio pubblico. Il coronamento della torre è costituito da merlatura e da un campanile a vela che sostiene una campana collegata al meccanismo dell’orologio: su di essa sono ci sono rilievi con le figure dei santi della tradizione locale e varie iscrizioni.