Piazza Mercatale, nel centro storico di Prato, è la più estesa della città e considerata fra le piazze medievali più grandi d’Europa.
In origine, la piazza consisteva in un prato sul Bisenzio utilizzato, fin dal XII secolo, per lo svolgimento dei mercati. In seguito, divenne la sede della fiera di settembre, che durava tre giorni e richiamava una grandissima folla. Le mura lungo il fiume, la Porta Mercatale e il ponte sul Bisenzio, insieme all'altro tratto di mura ad est, delimitavano l'ampio spazio, conferendogli la particolare conformazione a mandorla. Inizialmente, la maggior parte degli edifici che sorgevano lungo il Mercatale era costituita da abitazioni e botteghe di artigiani, mentre nel 1531 vennero costruiti, al centro della piazza, i tiratoi dell’Arte della lana. Questi ultimi furono poi demoliti nel 1783, valorizzando le Case Nuove edificate sul lato orientale in stile tipico seicentesco.
L’aspetto della piazza mutò profondamente in seguito ai bombardamenti del 1944 che la danneggiarono. Attualmente, rimangono pochi resti dei loggiati originari sotto i quali gli artigiani svolgevano le loro attività. Gli altri edifici superstiti risalgono al tardo Ottocento e al Novecento, mentre nel punto in cui la piazza incontra via del Carmine è stata ricostruita, nel dopoguerra, la Chiesa di San Bartolomeo.
Nonostante abbia perso la sua funzione di scambio commerciale, Piazza Mercatale rimane ancora oggi un punto di riferimento importante per gli abitanti di Prato e sono moltissimi i giovani che, soprattutto la sera, si ritrovano nei locali che qui si affacciano.