Lungo la
via Chiantigiana, che congiunge la Ginestra Fiorentina con
Montelupo, sorge un’
antica canonica, che per secoli ha rappresentato un centro religioso e spirituale di primaria importanza per le comunità delle colline lastrigiane. Questo edificio ricordato una prima volta in un documento del 1003 è dedicato ai martiri cristiani
Ippolito e Cassiano.
La chiesa si trova vicino all’argine della Pesa e in prossimità di una strada che collegava Santa Maria di Pulica alla zona di
Malmantile.
Dimenticata e ridotta colpevolmente a rudere, la pieve ha subito degli interventi di restauro nel corso degli anni Sessanta del Novecento, che ne hanno abbassato il piano di calpestio, sotto il quale si celevano le tracce di antichissimo edificio antecedente alla chiesa.
La pieve oggi non è visitabile ed è completamente priva di arredi e decorazioni: all’esterno si presenta con una facciata spoglia in pietra alberese, con un piccolo portale ad archivolto ed una grande finestra centrale che permette l’illuminazione dell’ingresso. Le geometrie semplici dell’edificio e l’ambiente circostante fanno di Sant’Ippolito un luogo di grande suggestione e una sosta obbligata negli
itinerari naturalistici e artistici che attraversano le colline lastrigiane.