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Montemurlo, Pieve di S. Giovanni Decollato
Photo © Sailko
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Pieve di San Giovanni Battista Decollato a Montemurlo

church
Luoghi della fede

Un'antica testimonianza nella piazza del borgo

La storia antica e discussa della Pieve di San Giovanni Battista Decollato, a Montemurlo, comincia nel 995. In occasione della sua incoronazione a imperatore, Ottone III scese in Italia alla volta di Roma e, durante il suo viaggio, menzionò la pieve fra i possedimenti del vescovo di Pistoia dell’epoca.

La pieve per come si presenta oggi è in stile neoclassico, a navata unica con presbiterio e coro. La struttura subì dei lavori di ampliamento nel XVI secolo da parte dell’umanista Bartolomeo Fonzio, pievano a Montemurlo in quegli anni. È a questo periodo che risalgono la canonica e il chiostro adiacente alla chiesa. Di quest’ultimo, possiamo ancora trovare delle tracce di archi a tutto sesto e capitelli corinzi, ormai murati.

Pala del Granacci, Madonna col bambino
Pala del Granacci, Madonna col bambino

Il campanile aveva originariamente una struttura imponente e fungeva da torre di guarda, finché con i lavori eseguiti nel Cinquecento non ne venne trasformata e addolcita la forma, con l’aggiunta di ampie bifore su ciascun lato.

Per entrare nella pieve, attraversiamo un loggiato seicentesco sorretto da colonne in laterizio, con capitelli di ispirazione ionica. L’interno, con tetto a capriate, è abbellito con quattro altari a edicola, di cui uno del XVI secolo. Tra le opere qui conservate, sono da segnalare una Madonna con Bambino e Santi, di Francesco Granacci (1522), oltre a tele di Giovanni Stradano, Matteo Rosselli e Giacinto Fabroni.

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