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Le sorgenti del Bisenzio presso la Riserva Naturale Acquerino Cantagallo
Photo © Ambito Area Pratese - Autore: Marco Chianucci
Photo © Ambito Area Pratese - Autore: Marco Chianucci

Riserva Naturale Acquerino Cantagallo

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Riserve naturali

Un'oasi di boschi di faggi, castagni e alberi secolari

La Riserva Naturale Acquerino Cantagallo, istituita nel 1998 dalla Regione Toscana, si estende per 1.867 ettari nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano ed è una delle aree più affascinanti della Valbisenzio
Gli accessi principali sono due: uno dal paese di Cantagallo e l’altro dalla Cascina di Spedaletto, dove si trovano Centri Visita e bacheche informative per esplorare al meglio la riserva.
Il territorio, in gran parte selvaggio e incontaminato, è ricco di boschi, montagne e corsi d’acqua tra cui spiccano il Monte Bucciana e le Sorgenti del Bisenzio.
Dal borgo semiabbandonato di Luogomano si può godere di un’ampia vista sulla riserva.

I boschi di castagni e faggi ospitano una grande varietà di animali: il cervo è il simbolo della riserva, ma qui vivono anche daini, caprioli, cinghiali e predatori come volpi, tassi, martore e donnole. Particolarmente importanti sono la presenza del lupo e del gatto selvatico, ormai rari in molte altre zone.
Tra le specie protette si trovano anche la salamandra pezzata (Salamandra salamandra) e la salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata).
Nella riserva si trovano resti di antiche attività silvo-pastorali, con cascine e ricoveri per il bestiame, oggi in rovina, come le Cascine di Barbe, Vespaio, Spedaletto e Cave. 

La riserva si presta per escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo grazie alla fitta rete di sentieri segnalati che permettono di esplorare ambienti ricchi di fascino. Particolarmente suggestivo è il Sentiero delle Fonti e dei Mulini, un itinerario di sette giorni che mette al centro l’acqua, elemento vitale e simbolico del rapporto tra uomo e natura. I primi tre giorni del percorso si svolgono all’interno della riserva tra sorgenti, ruscelli e boschi. I successivi attraversano la Valle del Limentra e alcuni borghi storici.
Il cammino è pensato anche come l'insieme di sette itinerari ad anello, ognuno percorribile in giornata.

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