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La Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio
Photo © Ambito Turistico Amiata
Photo © Ambito Turistico Amiata

Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio

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Edifici storici

Dal punto più alto di Piancastagnaio, una fortezza sopravvissuta ai secoli difende il suo borgo e osserva il panorama

Solida e imponente, la Rocca di Piancastagnaio sorge nel punto più alto del borgo e da tempo immemore osserva la valle sottostante. Le prime testimonianze della sua presenza risalgono al XII secolo: costruita per scopi difensivi, la Rocca e il castello appartennero originariamente all’Abbazia di San Salvatore, per poi essere concessi in feudo alla famiglia Aldobrandeschi, già proprietaria di numerosi possedimenti nei territori intorno al Monte Amiata.

Le vicende del castello di Piancastagnaio e della Rocca aldobrandesca sono state al centro delle mire espansionistiche di diverse famiglie nobiliari, e la fortezza non rimase mai a lungo in mano ad un unico proprietario. Contesa dalla famiglia Orsini prima e in mano alla Repubblica di Siena poi, la Rocca passò infine sotto il dominio di Firenze. Nel XVII secolo la famiglia De’ Medici consegnò il possedimento ai Marchesi Bourbon del Monte, che la trasformarono in prigione. Con l’arrivo del Granduca di Lorena, nel secolo successivo, il castello perse progressivamente di importanza.
Due restauri avvenuti nel secolo scorso hanno restituito la Rocca al suo splendore originario.

Oggi la costruzione si presenta nella sua veste medievale, e solo la merlatura danneggiata racconta lo scorrere del tempo. La fortezza è a pianta quadrata con mura a scarpata in cui non vi sono aperture o feritoie, ed è dotata di due torri: la maggiore svolgeva la funzione di cassero, mentre la minore - che sorge sopra la porta principale di Piancastagnaio - difendeva l’ingresso alla città.

La Rocca, ad ingresso gratuito, è sede di un museo e destinata all’allestimento di mostre temporanee. Le sale spoglie lasciano immaginare lo splendore nobiliare in cui erano avvolte, mentre la salita sulla torre regala un eccezionale panorama sulla valle e sui territori amiatini, insieme alla sensazione di essere sentinelle, in lotta contro il vento e in attesa del nemico.

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