Una delle quattro torri costiere dell’isola di Capraia permetteva un contatto diretto sia con il Forte San Giorgio, sia con le torri della Corsica. Parliamo della Torre dello Zenobito, costruita dalla Repubblica Genovese nel 1545 per difendere l’isola dai Corsari. Il suo nome deriva dall’antico monastero (anche detto cenobio) che nell’Alto Medioevo sorgeva nei paraggi e che, inoltre, dava il nome alla vicina Piana dello Zenobito.
Due sono gli itinerari che portano alla torre: il sentiero del ceppo e il sentiero perduto.
La sua struttura in pietra lavica si staglia in cima alla suggestiva Cala Rossa, è a base circolare (come la torre del porto), si sviluppa su tre piani e presenta un soppalco che sovrasta la sala principale, che conserva ancora la bocca di un grande camino. L’ingresso è soprelevato per una migliore difesa dai nemici.
La costruzione della torre fu un’impresa molto faticosa: le pietre estratte dalle cave limitrofe furono trasportate prima via mare e poi in spalla per un lungo percorso impervio. Nonostante ciò, la manovalanza coinvolta era formata principalmente dalle donne dell’isola.