Nel 1577 la villa divenne proprietà dei Salviati e tra il 1610 e il 1614 una delle stanze della facciata est vide come ospite fisso Galileo Galilei, amico di Filippo Salviati, suo allievo a Padova e personaggio che il grande scienziato inserirà nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del Mondo, opera del 1632. La tradizione vuole che Galileo scoprisse qui i satelliti di Giove. In realtà a villa Le Selve lo scienziato, come rivela il suo discepolo Vincenzo Viviani, si applicò in “scrupolosissime osservazioni” fatte sulle macchie solari. La villa conserva un interessante ritratto dello scienziato nel suo studiolo, mentre medita con lo sguardo rivolto verso l’alto.
Le Selve non hanno subito nel corso dei secoli grandi modifiche, se non la costruzione di un terzo ingresso, inserito in un loggiato che doveva ospitare le carrozze, nonché l’aggiunta di un grande orologio che completò la facciata nord. Uno dei pregi di questo edificio cinquecentesco è quello di trovarsi in un ambiente naturalistico di grande interesse.