La Villa Medicea di Careggi, a Firenze, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, fu acquistata dalla famiglia de’ Medici nel 1417 e ristrutturata su progetto di Michelozzo, che ricevette l’incarico da Cosimo il Vecchio.
La Villa fu il punto di incontro per letterati, filosofi e artisti e centro culturale del primo Rinascimento, oltre che residenza preferita di Lorenzo il Magnifico, che la trasformò nella sede dell'Accademia Neoplatonica.
Nel Cinquecento Cosimo I la fece decorare da artisti come Pontormo e Bronzino (ma le opere sono andate perdute). Nel Seicento fu invece il Cardinale Carlo de’ Medici a promuovere i lavori di rinnovamento, a cui si devono lo splendido salone affrescato al piano terra, gli affreschi nella loggia al primo piano e la Grotticina, decorata con pitture di figure mitologiche e tralci di viti.
Il giardino venne restaurato da Giulio e Alfonso Parigi, gli architetti che lavorarono anche a Boboli.
La Villa è attualmente chiusa al pubblico per lavori di restauro.