Leonardo Romanelli, fiorentino, superato il mezzo secolo, ha un lavoro difficile da descrivere, visto che ne racchiude tanti: ha deciso da tempo di voler fare il moderno Anton Ego, critico gastronomico modello “Ratatouille”, da sempre si occupa anche del vino, con insana passione per le arti, che coltiva con passione sfrenata, da quella dell'insegnamento a quella del teatro. Riesce, non dormendo quasi mai, ad essere scrittore curioso e cronista del gusto.