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Chitignano

Chitignano

Un far west in miniatura nel verde delle colline casentinesi

Chitignano è un piccolo borgo di montagna, situato lungo la strada che porta a Chiusi della Verna, con una rinomata fama di antica stazione termale fin dal Medioevo, grazie alle presenza di sorgenti di acque solforico-ferruginose, ideali per alleviare le fatiche dei pellegrini in transito.
La sua posizione di paese di confine, nascosto tra boschi e montagne, favorì nel tempo le attività di contrabbando tipiche di questo territorio - tabacco e polvere da sparo - a tal punto che il Granducato arrivò a riconoscere alla zona una sorta di “regime fiscale privilegiato”, per consentire e agevolare tali attività. Le cose cambiarono poi con l’Unità d’Italia.

Cosa vedere a Chitignano

Chitignano fu tra i possedimenti feudali della famiglia degli Ubertini. Il Castello dei Conti Ubertini risale al X secolo; inizialmente di proprietà dei Conti di Chiusi,passò nel 1261 agli Ubertini e al Vescovo di Arezzo Guglielmino Ubertini (che guidò lo sconfitto esercito ghibellino nella battaglia di Campaldino, contro i fiorentini di parte guelfa; morì l’11 giugno 1289 per un colpo di picca alla testa). Il Castello nel corso dei secoli venne inglobato all’interno di un articolato complesso di edifici, assumendo l’attuale aspetto di una villa di campagna seicentesca.

Chitignano fu tra i possedimenti feudali della famiglia degli Ubertini. Il Castello dei Conti Ubertini risale al X secolo; inizialmente di proprietà dei Conti di Chiusi,passò nel 1261 agli Ubertini e al Vescovo di Arezzo Guglielmino Ubertini (che guidò lo sconfitto esercito ghibellino nella battaglia di Campaldino, contro i fiorentini di parte guelfa; morì l’11 giugno 1289 per un colpo di picca alla testa). Il Castello nel corso dei secoli venne inglobato all’interno di un articolato complesso di edifici, assumendo l’attuale aspetto di una villa di campagna seicentesca.

Nei dintorni

Chitignano si trova in Casentino, la parte più alta della valle dell’Arno, racchiusa da una parte dai monti della Verna, di Camaldoli e dell’Alpe di Catenaia, e dall’altra dalla catena del Pratomagno. In particolare, Chitignano si trova in una zona di confine che nei secoli ha favorito lo sviluppo di alcune attività di contrabbando, in particolare di tabacco (di tutti i tipi, trinciato, da pipa o per venire arrotolato in sigari) e polvere da sparo. Nella frazione di Pantaneto si può visitare l’Ecomuseo della polvere da sparo e del contrabbando, centro di documentazione dedicato appunto all’antica attività di produzione e commercializzazione che si svolgeva in polverifici autorizzati e pilli disseminati nei boschi. All’interno del museo si trovano strumenti di lavoro e pannelli esplicativi, mentre all’esterno vi sono sentieri allestiti nel bosco per ripercorrere la storia e i luoghi della produzione della polvere nera, come il suggestivo itinerario della Polveriera dell'Inferno.

Le acque di Chitignano sono conosciute fin dall’antichità per la loro particolare composizione chimica e le proprietà curative, così come attestato dai numerosi bronzetti votivi ritrovati nella zona. Oggi le acque sgorgano da tre sorgenti nei pressi del paese: Sorgente del Rio, Sorgente Galastri e Sorgente Buca del Tesoro, quest’ultima dotata anche di un’area verde attrezzata.
Le acque erano particolarmente apprezzate nel medioevo dai pellegrini che arrivavano qui percorrendo la Via Romea Germanica, in direzione di Roma.

Chitignano si trova in Casentino, la parte più alta della valle dell’Arno, racchiusa da una parte dai monti della Verna, di Camaldoli e dell’Alpe di Catenaia, e dall’altra dalla catena del Pratomagno. In particolare, Chitignano si trova in una zona di confine che nei secoli ha favorito lo sviluppo di alcune attività di contrabbando, in particolare di tabacco (di tutti i tipi, trinciato, da pipa o per venire arrotolato in sigari) e polvere da sparo. Nella frazione di Pantaneto si può visitare l’Ecomuseo della polvere da sparo e del contrabbando, centro di documentazione dedicato appunto all’antica attività di produzione e commercializzazione che si svolgeva in polverifici autorizzati e pilli disseminati nei boschi. All’interno del museo si trovano strumenti di lavoro e pannelli esplicativi, mentre all’esterno vi sono sentieri allestiti nel bosco per ripercorrere la storia e i luoghi della produzione della polvere nera, come il suggestivo itinerario della Polveriera dell'Inferno.

Le acque di Chitignano sono conosciute fin dall’antichità per la loro particolare composizione chimica e le proprietà curative, così come attestato dai numerosi bronzetti votivi ritrovati nella zona. Oggi le acque sgorgano da tre sorgenti nei pressi del paese: Sorgente del Rio, Sorgente Galastri e Sorgente Buca del Tesoro, quest’ultima dotata anche di un’area verde attrezzata.
Le acque erano particolarmente apprezzate nel medioevo dai pellegrini che arrivavano qui percorrendo la Via Romea Germanica, in direzione di Roma.

Eventi

Un appuntamento storico che si tiene a Chitignano fin dai primi dell’Ottocento è la Fiera del Tordo, una domenica di ottobre: in paese si allestiscono stand gastronomici e di artigianato e durante la giornata vengono organizzati eventi culturali e momenti conviviali.

Un appuntamento storico che si tiene a Chitignano fin dai primi dell’Ottocento è la Fiera del Tordo, una domenica di ottobre: in paese si allestiscono stand gastronomici e di artigianato e durante la giornata vengono organizzati eventi culturali e momenti conviviali.

Casentino

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Una vallata boschiva circondata dagli Appennini, che accoglie i luoghi della fede
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