Firenzuola, nell'alto Mugello, è da sempre una tappa intermedia per chi viaggia tra Firenze e Bologna. Situata nell’alta valle del fiume Santerno, resta isolata dal resto del mondo e offre paesaggi mozzafiato che vanno dalle cave di Pietra Serena, tanto amate dal Brunelleschi, alle acque azzurre del fiume Rovigo.
Il nome del paese, che significa piccola Firenze, fu suggerito dallo storico Giovanni Villani nel XIV secolo, lo stesso che ideò anche lo stemma raffigurante per metà l’arma del comune di Firenze – il giglio – e per l’altra metà quella del popolo –la croce rossa in campo bianco.
Data la posizione strategica, la prima pietra di Firenzuola venne posta il 9 Aprile 1332, per mano della Repubblica di Firenze, a difesa dei suoi confini e allo stesso tempo come avamposto in terra di Romagna. Il paese un tempo era racchiuso nel cerchio di mura del castello, aperto a sud e a nord da due porte medievali: Porta Fiorentina e Porta Bolognese.
Nel XV secolo il borgo venne quasi completamente riedificato da Antonio da S. Gallo - uno dei migliori architetti del Rinascimento - per volere di Lorenzo il Magnifico. Nel rinascimento il governatore della città fu Niccolò Machiavelli.