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Montenero

Montenero

Un Santuario leggendario rivolto verso il mare di Livorno

Seduta su un colle a 300 metri, da Montenero si gode di un panorama ampio e particolarmente suggestivo, che spazia dal mare ai monti. Di qui lo sguardo corre allo scoglio della Meloria, memorabile per il tradimento del Conte Ugolino (1284) e per la celebre battaglia tra Genova e Pisa, ma anche alla pianura di Livorno, al suo porto e poi, più su, fino a Pisa. A sud ci sono l’Isola d’Elba, la Corsica e la Sardegna, da qui si godono meravigliosi tramonti.

Montenero deve il suo nome a un’antica diceria secondo cui questa località un tempo aveva un aspetto tenebroso, forse perché il monte era ricoperto da irte giogaie e infestato dai briganti che, con tutta probabilità, aspettavano qui l’arrivo dei bastimenti cui dare l’assalto.

Cosa vedere a Montenero

La notevole fama di Montenero è dovuta sostanzialmente alla presenza del notissimo Santuario della Madonna delle Grazie, le cui origini risalgono alla Pentecoste del 1345. Secondo la tradizione, un povero pastore storpio trovò l’immagine miracolosa della Vergine Maria e, seguendo un’intuizione interiore, la portò sul colle di Montenero.

I collegamenti con la vicinissima Livorno sono assicurati da un autobus e da una piacevole funicolare che sale fino alla piazza di fronte al Santuario. La piazza superiore fu costruita per volere dei monaci nell’Ottocento, come una sorta di atrio en plein aire dello stesso Santuario.

Da una parte si ammira la facciata della chiesa, dall’altra il Famedio civico, ossia la serie di cappelle che custodiscono i resti di alcuni celebri livornesi, tra questi Francesco Domenico Guerrazzi, Giovanni Marradi, Carlo Meyer, Giovanni Fattori e una lapide in ricordo di Pietro Mascagni e Amedeo Modigliani.

La notevole fama di Montenero è dovuta sostanzialmente alla presenza del notissimo Santuario della Madonna delle Grazie, le cui origini risalgono alla Pentecoste del 1345. Secondo la tradizione, un povero pastore storpio trovò l’immagine miracolosa della Vergine Maria e, seguendo un’intuizione interiore, la portò sul colle di Montenero.

I collegamenti con la vicinissima Livorno sono assicurati da un autobus e da una piacevole funicolare che sale fino alla piazza di fronte al Santuario. La piazza superiore fu costruita per volere dei monaci nell’Ottocento, come una sorta di atrio en plein aire dello stesso Santuario.

Da una parte si ammira la facciata della chiesa, dall’altra il Famedio civico, ossia la serie di cappelle che custodiscono i resti di alcuni celebri livornesi, tra questi Francesco Domenico Guerrazzi, Giovanni Marradi, Carlo Meyer, Giovanni Fattori e una lapide in ricordo di Pietro Mascagni e Amedeo Modigliani.

Nei dintorni

Da Montenero, il viaggio si sposta sulla costa livornese. La città di Livorno vi sorpenderà con la famosa Terrazza Mascagni caratterizzata da un particolarissimo pavimento a scacchiera bianco e nero.

Un altro simbolo della città labronica è il monumento dei quattro Mori, vicino al porto e alla Fortezza Vecchia.

Scendendo verso sud, sorge a picco sul mare il paese di Quercianella, circondata dal verde della pineta e dai profumi della macchia mediterranea.

Se invece cercate panorami da cartolina con cipressi e colline tondeggianti, dirigetevi a Collesalvetti. Proprio qui si trova la Villa Medicea acquistata da Lorenzo e Giuliano de' Medici nel 1476.

Da Montenero, il viaggio si sposta sulla costa livornese. La città di Livorno vi sorpenderà con la famosa Terrazza Mascagni caratterizzata da un particolarissimo pavimento a scacchiera bianco e nero.

Un altro simbolo della città labronica è il monumento dei quattro Mori, vicino al porto e alla Fortezza Vecchia.

Scendendo verso sud, sorge a picco sul mare il paese di Quercianella, circondata dal verde della pineta e dai profumi della macchia mediterranea.

Se invece cercate panorami da cartolina con cipressi e colline tondeggianti, dirigetevi a Collesalvetti. Proprio qui si trova la Villa Medicea acquistata da Lorenzo e Giuliano de' Medici nel 1476.

Eventi

L’8 settembre è un giorno speciale per Montenero, in questa data cade infatti una sentita festa popolare, durante la quale il pellegrinaggio dei livornesi verso il Santuario è ininterrotto e il complesso è illuminato fino a notte inoltrata, anche oltre la processione mariana dalla Cappella dell’Apparizione.

L’8 settembre è un giorno speciale per Montenero, in questa data cade infatti una sentita festa popolare, durante la quale il pellegrinaggio dei livornesi verso il Santuario è ininterrotto e il complesso è illuminato fino a notte inoltrata, anche oltre la processione mariana dalla Cappella dell’Apparizione.

Piatti e prodotti tipici

La cucina di Montenero rispecchia le tradizioni gastronomiche dell’area livornese. In questa zona il “re” della tavola è senz’altro il cacciucco, la particolare zuppa di pesce divenuta un simbolo di Livorno.

Accanto ai piatti di pesce, si segnalano anche saporiti piatti a base di cacciagione, come le pappardelle al cinghiale o alla lepre.

La cucina di Montenero rispecchia le tradizioni gastronomiche dell’area livornese. In questa zona il “re” della tavola è senz’altro il cacciucco, la particolare zuppa di pesce divenuta un simbolo di Livorno.

Accanto ai piatti di pesce, si segnalano anche saporiti piatti a base di cacciagione, come le pappardelle al cinghiale o alla lepre.

Livorno

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La forza del mare che si insinua nelle strade, sulle colline, tra la gente
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