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Populonia
Photo © TPT
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Populonia

Una delle dodici città della Dodecapoli etrusca, l’unica di fronte al mare

Populonia è un’antichissima e importantissima città etrusca, uno dei dodici centri chiamati Dodecapoli, le città-stato che facevano parte dell’Etruria. Le vestigia di questo glorioso passato sono ancor oggi visibili in un piccolo centro che sprigiona un fascino senza tempo grazie alla sua posizione e alle sue splendide rovine.
Situato in cima a una collina circondata dal mare cristallino, l’antico abitato si trova in una posizione dominante, su uno dei promontori che formano il Golfo di Baratti.

Anticamente era conosciuta come Fufluna (da Fufluns, dio etrusco dell’ebbrezza) o Pupluna, ed era l’unica città etrusca a sorgere sulla costa. L’antica acropoli si trovava nel punto in cui oggi si possono ammirare Poggio del Castello e Poggio del Telegrafo, verso l’estremità sud-occidentale del Golfo di Baratti.

Cosa vedere a Populonia

Sono affascinanti da vedere le mura medievali, così come la Rocca, edificata nella prima metà del XV secolo che al suo interno racchiude vicoli lastricati, piccoli negozi e la privata Collezione Gasparri, che conserva reperti etruschi e romani e ritrovamenti sottomarini.

Il Parco archeologico di Baratti e Populonia è un vero e proprio museo della civiltà etrusca a cielo aperto affacciato sul Tirreno e comprende i resti dell’antica Populonia. Nella parte alta, costituita dall’Acropoli di Populonia, possiamo ammirare i templi, gli edifici, i mosaici e le strade dell’epoca romana. Nella parte bassa del parco archeologico è possibile visitare le due Necropoli etrusche: San Cerbone e delle Grotte, oltre alle cave di calcarenite e i quartieri industriali, presso i quali si lavorava l’ematite. 

Sono affascinanti da vedere le mura medievali, così come la Rocca, edificata nella prima metà del XV secolo che al suo interno racchiude vicoli lastricati, piccoli negozi e la privata Collezione Gasparri, che conserva reperti etruschi e romani e ritrovamenti sottomarini.

Il Parco archeologico di Baratti e Populonia è un vero e proprio museo della civiltà etrusca a cielo aperto affacciato sul Tirreno e comprende i resti dell’antica Populonia. Nella parte alta, costituita dall’Acropoli di Populonia, possiamo ammirare i templi, gli edifici, i mosaici e le strade dell’epoca romana. Nella parte bassa del parco archeologico è possibile visitare le due Necropoli etrusche: San Cerbone e delle Grotte, oltre alle cave di calcarenite e i quartieri industriali, presso i quali si lavorava l’ematite. 

Nei dintorni

Per immergersi nella natura si possono visitare i Parchi naturali della Val di Cornia, che si trovano nell’ultimo tratto della Costa degli Etruschi, lungo il litorale tra Piombino e San Vincenzo - la terra che guarda l’Isola d’Elba.
Da non dimenticare una tappa al Museo archeologico del territorio di Populonia, a Piombino.

Per immergersi nella natura si possono visitare i Parchi naturali della Val di Cornia, che si trovano nell’ultimo tratto della Costa degli Etruschi, lungo il litorale tra Piombino e San Vincenzo - la terra che guarda l’Isola d’Elba.
Da non dimenticare una tappa al Museo archeologico del territorio di Populonia, a Piombino.

Prodotti tipici

La cucina di mare della costa degli Etruschi è rinomata per la qualità degli ingredienti e per il prestigio delle sue tradizioni. Il pesce, appena pescato, viene cucinato in modo originale e saporito. La palamita, ad esempio, è un presidio slow food locale della costa di Piombino.

Altrettanto gustosa è la cucina di terra che propone zuppe, selvaggina e verdure del territorio come il carciofo violetto.
Da non dimenticare gli oli extravergine di oliva che accompagnano tutti i piatti.

La cucina di mare della costa degli Etruschi è rinomata per la qualità degli ingredienti e per il prestigio delle sue tradizioni. Il pesce, appena pescato, viene cucinato in modo originale e saporito. La palamita, ad esempio, è un presidio slow food locale della costa di Piombino.

Altrettanto gustosa è la cucina di terra che propone zuppe, selvaggina e verdure del territorio come il carciofo violetto.
Da non dimenticare gli oli extravergine di oliva che accompagnano tutti i piatti.

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