Arroccato su una rupe di trachite che domina la Sorgente della Fiora, alle pendici del Monte Calvo, sorge il borgo di Santa Fiora che ha una storia particolare e diversa da quella degli altri centri amiatini.
Il paese non fu infatti soggetto al controllo dell’Abbazia del Santissimo Salvatore e divenne presto il più importante possedimento degli Aldobrandeschi sulla montagna, resistendo negli anni ai numerosi tentativi di conquista da parte dei Senesi.
Nel 1439, passò alla famiglia degli Sforza, per finire poi sotto il controllo di Firenze nel 1633.
Oggi Santa Fiora, dopo la chiusura delle miniere, è un’importante meta turistica dell’area del Monte Amiata, particolarmente ricca di tradizioni che si sono mantenute fino ad oggi a testimonianza di un grandioso passato quale antica capitale di questo lato della montagna.
Il borgo medievale è nella lista ufficiale dei Borghi più belli d’Italia stilata da ANCI, e ha ricevuto inoltre l’assegnazione della Bandiera Arancione del Touring Club.