Capodanno Pisano

Secondo il calendario pisano l’anno aveva inizio il 25 marzo (nove mesi in anticipo rispetto all'attuale ricorrenza). Questo calendario, in uso a Pisa e in altre zone della Toscana, rimase in vigore fino al 20 novembre del 1749, quando venne definitivamente abolito dal Granduca Francesco I di Lorena, con un editto che stabilì che in tutto il territorio toscano il nuovo anno sarebbe cominciato il 1º gennaio seguente.

Gli anni Ottanta hanno visto la ripresa dei festeggiamenti e ogni 25 marzo un corteo storico attraversa la città fino alla Cattedrale, dove si tiene una cerimonia religiosa e viene solennemente proclamato il Nuovo Anno Pisano.
In modo più specifico, e suggestivo, l’inizio dell'Anno Pisano è scandito da un orologio solare: un raggio di sole entra in Duomo dalla “Sammarchina”, il più piccolo dei quattro occhielli rotondi posti sotto la cupola, e va a colpire una mensolina a forma di uovo posta sul pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano, riassemblato nel 1926.

Negli ultimi anni in città vengono organizzati anche numerosi eventi collaterali nei giorni precedenti e successivi.