Il Palio dei Somari generalmente si svolge la domenica che segue il 19 marzo (oppure il 19 marzo se cade di domenica) allo sferisterio del gioco del pallone di Torrita di Siena.
La manifestazione inizia il giorno precedente con la la benedizione del Palio e la performance dei giovani sbandieratori e i tamburini locali.
La domenica invece le otto contrade cittadine si sfidano nella corsa. Ciascuna contrada è rappresentata da un somaro scelto a sorte. Sul suo dorso, il fantino cerca di condurlo verso il traguardo prima degli altri ma i pronostici sono molto difficili in quanto l’indole dell’animale è davvero imprevedibile. Dopo 4 giri la gara termina e l’ambìto drappellone va alla contrada vincitrice che in trionfo lo porta nella propria sede.
Gli esemplari che corrono il Palio vengono selezionati ogni anno da una commissione, con il supporto dei veterinari e la supervisione dell'associazione che organizza il tutto. Va sottolineato che il gioco si tiene nel totale rispetto dell’animale: l’articolo 14 del regolamento punisce con uno o due anni di squalifica un qualunque comportamento scorretto o addirittura violento nei confronti del somaro.
Il Palio nasce per celebrare San Giuseppe e viene accompagnato da un corteo storico molto partecipato in cui si possono ammirare sbandieratori e numerosi figuranti in splendidi costumi realizzati con cura e ricercatezza. Alla Contrada che realizza il miglior costume viene assegnato un premio, detto lo “sfoggiato”.
Chissà tra le contrade di Porta a Pago, Porta a Sole, Porta Gavina e Porta Nova (nelle mura), Cavone, Le Fonti, Refenero e Stazione (fuori dalle mura) chi vincerà il drappellone e vanterà il miglior figurante.