C'è un territorio a nord di Pescia, nella Valleriana, che si chiama Svizzera Pesciatina, un nome ispirato dal famoso storico ed economista svizzero Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi. Questo appassionato viaggiatore trovò infatti molte somiglianze con i paesaggi alpini del suo paese natale, si innamorò di questo angolo di Toscana e qui decise di ritirarsi.
L'area della Svizzera Pesciatina comprende dieci borghi medievali, detti "castella", costruiti in pietra serena, la pietra locale che ancora si estrae nella zona. Le frazioni sono Pietrabuona, Medicina, Fibbialla, Aramo, Sorana, San Quirico, Castelvecchio, Stiappa, Pontito e Vellano. Esiste in realtà anche un undicesimo castella, Lignana, del quale restano però solo pochi ruderi.
Il paesaggio invita ad essere esplorato a piedi. Un apprezzato sentiero collega i dieci castella, ciascuno circondato da zone di natura incontaminata e da boschi di querce e castagni. Il percorso parte da Pietrabuona e segue il corso del fiume Pescia, per una durata di circa sei ore. Naturalmente questo non è l'unico modo per arrivare ai dieci castella, raggiungibili anche tramite strada.
Ecco una breve descrizione dei dieci castella.
Questo primo castella, situato su un colle a 110 metri sul livello del mare, è considerato la porta della Svizzera Pesciatina. Il suo nome deriva dalle cave di pietra della zona. Pietrabuona fu teatro di sanguinose battaglie tra Firenze e Lucca, durante il periodo medievale. Qui troverete un'antica chiesa dedicata ai Santi Matteo e Colombano, all'interno della quale si trovano due statue lignee policrome del XV secolo. Interessante anche il Museo della Carta, dedicato alla produzione della carta a partire dagli stracci, un'antica attività locale.
In questa frazione si trova un castello noto per la sua antica chiesa dedicata ai santi Sisto e Martino. Costruita nel XV secolo, fa da corona all'alto colle boscoso sul quale sorge il paese e il suo campanile pare fosse un'antica torre di avvistamento. Qui ci sono anche molte aie, utilizzate dalla gente del luogo per lavorare e raccogliere i prodotti agricoli.
Il terzo borgo che si incontra lungo il percorso si trova a 424 metri sul livello del mare ed è uno dei villaggi meglio conservati della zona. Sono presenti alcuni dipinti del Seicento e del Settecento e un'interessante scultura quattrocentesca raffigurante la Vergine Annunziata.
Situato su un picco che domina la vallata sottostante, questo castella fu teatro di aspri combattimenti nel XV secolo, saccheggiato e in gran parte distrutto. Nel punto più alto del paese sorge la chiesa di San Frediano.
Questo antico borgo, adagiato sulle pendici del monte Petritulo, prende il nome dalla sua rocca, un tempo chiamata “sovrana” per la sua posizione a strapiombo sulla vallata. Della fortezza restano oggi solo pochi ruderi. Il paese ha una forma ellittica che culmina nella piazza, dove si trova la chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Sorana è famosa per la produzione di una particolare varietà di fagiolo, il Fagiolo di Sorana, che nel 2002 ha ottenuto la certificazione IGP (Identificazione Geografica Protetta) e che ha traformato il paese in una meta gastronomica.
Castelvecchio è noto per la sua bella chiesa romanica, una delle sette fondate dal Vescovo Frediano nel VI secolo. Nel centro del paese si trova l'Oratorio dei SS. Rosario, interamente decorato con le Storie della Vergine e di Cristo; l'affresco è di un ignoto maestro fiorentino ed è databile intorno al XVI secolo. Il borgo medievale conserva l'originaria struttura caratterizzata da suggestive stradine che salgono fino alla chiesa castellana di Sant'Ansano. Castelvecchio è anche conosciuto come il paese dei gelatai, una tradizione originata da Aurindo Ferrari, il quale insegnò ai bambini del paese l'arte del gelato, dando vita a quella che sarebbe poi diventata una storia di successo in tutta Italia.
Adagiato sulle pendici del monte Battifolle, a 627 metri sul livello del mare, questo centro storico ha segnato per secoli il confine tra il Granducato di Toscana e il Ducato di Lucca. Le principali attrazioni includono la chiesa di Santa Maria Assunta, situata in posizione sopraelevata e con un'architettura che ricorda l'arte romanica. Da Stiappa si può scendere al Mulino del Fontanone su un sentiero denominato "Via dei Mulini".
Questo paese è adagiato sul versante orientale del monte Battifolle, con una vista panoramica che si estende su tutta la vallata. È noto per la sua peculiare struttura urbana che ricorda la forma di un ventaglio. La bella chiesa romanica dei SS. Andrea e Lucia domina il paese e al suo interno si trovano i resti della sua antica struttura e un bel fonte battesimale quattrocentesco. Il centro di San Quirico si caratterizza per i suoi pittoreschi vicoli che si incrociano passando attraverso piccole gallerie sotto gli edifici.
L'ultima frazione è il "capoluogo" della Svizzera Pesciatina e un tempo era una rinomata località di villeggiatura. Il paese gode di una posizione panoramica sulla valle del fiume Pescia. È noto per la sua chiesa parrocchiale dei SS. Sisto e Martino, un tempo parte di un'antica abbazia di monaci benedettini. A Vellano c'è anche l'unica cava di pietra serena ancora funzionante in tutto il territorio pistoiese e il Museo storico etnografico del minatore e del cavatore, dove si possono vedere gli strumenti di lavoro utilizzati nella cava e una ricca collezione di minerali.
È il paese più alto della valle (il castello si trova a 749 metri sul livello del mare) e fu patria dei figurinai, gli artigiani delle statuine in gesso, che con i loro calchi hanno dato vita a personaggi per lo più di ispirazione religiosa, venduti in tutta Europa. La sua singolare struttura a forma di ventaglio è facilmente riconoscibile da qualsiasi angolazione e lo rende uno dei luoghi più caratteristici dell'intera vallata.