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Photo © Andrea Pucci
Photo © Andrea Pucci

3 eventi da non perdere a Pisa

Le iniziative e le tradizioni che rendono unica la città della Torre

Tra le città toscane che meritano di essere inserite negli itinerari turistici c'è sicuramente Pisa, conosciuta prima di tutto per la celebre Torre Pendente e per la candida bellezza di Piazza dei Miracoli, che riesce ad ammaliare italiani e stranieri, oltre ad essere tra i siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Ma oltre che arte, Pisa è molto altro ancora. Il periodo migliore per vivere la storia e le tradizioni della città è l'estate: nei mesi più caldi dell'anno, infatti, si svolgono moltissime iniziative che rievocano il passato glorioso del territorio. Cortei storici, manifestazioni folkloristiche e abiti d'epoca.

Ecco una selezione di 3 eventi a cui assistere:

Indice
  • 1.
    Palio di San Ranieri
  • 2.
    Gioco del Ponte
  • 3.
    Regata delle Antiche Repubbliche Marinare
1.

Palio di San Ranieri

Palio di San Ranieri, Pisa
Palio di San Ranieri, Pisa - Credit: Silvio Repetto

La sera del 17 giugno Pisa celebra il suo patrono San Ranieri. I quattro quartieri storici si sfidano nelle acque dell’Arno in un’appassionante regata, eredità della tradizione di Pisa Repubblica Marinara.

Le origini del Palio di San Ranieri risalgono al Medioevo, quando simili competizioni si svolgevano in occasione della Festa dell’Assunta. Dopo la conquista di Pisa da parte di Firenze la regata cadde in disuso fino al 1635. Dal 1718 il Palio fu dedicato a San Ranieri anziché all’Assunta com’era in origine.

Al Palio di San Ranieri le imbarcazioni, con otto vogatori, un timoniere e un “montatore”, procedono controcorrente per 1500 metri, dal Ponte della Ferrovia al Palazzo Mediceo, fino a raggiungere un barcone ancorato sulla linea del traguardo; a quel punto il “montatore” deve arrampicarsi su un pennone alto 10 metri per afferrare il “paliotto” di colore azzurro, simbolo della vittoria. Quello di colore bianco e quello di colore rosso sono i riconoscimenti rispettivamente per il secondo e il terzo posto. All’equipaggio che si classifica ultimo va invece, in segno di derisione, una coppia di paperi.

La conclusione del Palio di San Ranieri ricorda l’impresa di Lepanto, quando la flotta dei Cavalieri di Santo Stefano andò all’arrembaggio dell’ammiraglia turca per impadronirsi della “fiamma” da combattimento, conservata oggi nella Chiesa dei Cavalieri a Pisa.

Il Palio è preceduto, la sera del 16 giugno, dalla magica Luminara di San Ranieri

1.

Gioco del Ponte

Gioco del Ponte, Pisa
Gioco del Ponte, Pisa - Credit: Maurizio Cerrai

L'ultimo sabato di giugno si svolge invece il Gioco del Ponte, una ricorrenza molto sentita e partecipata da tutti i pisani. Sul Ponte di Mezzo si fronteggiano infatti le "Magistrature" che rappresentano i quartieri della città. Queste si distribuiscono a nord e a sud dell'Arno (lato Tramontana e Mezzogiorno). Le squadre devono spingere un "carrello" lungo un binario appositamente allestito sul ponte. Prima della gara si svolge il corteo storico, composto da oltre settecento figuranti, anche a cavallo, tutti in costume d'epoca.

1.

Regata delle Antiche Repubbliche Marinare

Figuranti corteo storico, Pisa
Figuranti corteo storico, Pisa - Credit: Maurizio Cerrai

La Regata delle Antiche Repubbliche Marinare si svolge ogni quattro anni, in un giorno compreso tra la fine di maggio e l'inizio di luglio, ed è ospitata a rotazione tra le città "rivali" di Amalfi, di Genova, di Pisa e di Venezia. Si tratta di una rievocazione degli avvenimenti più significativi della vita delle quattro Repubbliche Marinare.

La regata è preceduta da un corteo composto da 320 figuranti (80 personaggi in rappresentanza di ogni repubblica) che rievoca i caratteri, le vicende ed i personaggi della storia delle quattro antiche città marinare, che nel Medioevo, solcando i mari con le proprie flotte, avevano ottenuto prosperità e diffuso la propria cultura in tutto il bacino del Mediterraneo attraverso il dominio militare e commerciale. Il Corteo di Pisa, ad esempio, fa riferimento alla leggenda di Kinzica de’ Sismondi, eroina pisana, che secondo la tradizione salvò la città dall’invasione dei saraceni, accorgendosi, di notte, del pericolo che incombeva sulla città.

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