Capraia, nel cuore dell’Arcipelago Toscano, è un paradiso incontaminato tutto da scoprire: ecco tre sentieri trekking per visitare l’isola, percorrendo strade panoramiche tra natura selvaggia e panorami mozzafiato.
Partiamo dal sentiero perduto dello Zenobito, una delle vie più antiche di Capraia che permetteva di arrivare alla Torre dello Zenobito e che probabilmente è stato utilizzato per la sua costruzione dal 1545. La durata è di circa 3 ore a partire dalla Piana, si tratta di una difficoltà impegnativa che si consiglia di percorrere a partire dalla mattina presto. L’imboccatura del sentiero si trova dopo alcune decine di metri sulla destra al termine della recinzione dell'Azienda Agricola della Piana e corre lungo la costa est dell'isola.
Una volta giunti sul primo promontorio si scorge già lontana la torre dello Zenobito e tutte di seguito la Carbicina, il Capo, lo Scoglione, i Porcili ed il Turco. Da cui dopo una serie di sali e scendi, che offrono scorci inediti della costa est di Capraia, ci si raccorda al vecchio sentiero che scende dall'Arpagna e che porta alla Torre dello Zenobito. Grazie al raccordo con il sentiero dell'Arpagna permette di percorrere buona parte dell'isola.
Questa antica strada è un percorso panoramico a tornanti, da cui si può godere di una vista incredibile sulla baia del porto e sul paese, e conduce nell’area nord dell’isola, occupata fino al 1986 dalla Colonia Penale, dove si trovano i resti delle celle e degli alloggi per le guardie. Gli scenari, oltre ad essere suggestivi dal punto di vista paesaggistico, sono impregnati da un’aria di mistero e di solitudine che i silenzi e le costruzioni, ormai abbandonate, evocano. Dall'ultima affascinante diramazione del carcere, chiamata la Mortola, parte un sentiero che porta alla punta del Dattero, la scogliera a picco sul mare da cui si vede anche la Corsica.
L’antica mulattiera in pietra ci conduce all’Alloggio del Capo, ormai ridotto ad un mucchio di macerie, ed all’Alloggio dei Marinai, entrambi ex edifici ad uso militare. Davanti al sentiero appare subito la costruzione in ferro del Semaforo, sulla cima del Monte Arpagna un tempo utilizzato come punto di avvistamento dalla Marina Militare.
Dall'Arpagna il panorama è splendido: sai può ammirare la massiccia mole della Torre dello Zenobito, costruita interamente con materiale lavico, e si vede anche la sagoma del Monte Capanne dell'Isola d'Elba. Una galleria di macchia alta porta al faro del Trattoio, dove è possibile osservare la selvaggia costa occidentale, l'Isolotto della Peraiola e le grotte della Cala del Vetriolo.