Gavorrano fu un importante centro minerario e sul suo territorio sono ancora visibili le cave di pietra e le strutture edificate per l’estrazione e la lavorazione dei minerali.
Il territorio offre un’ampia gamma di attrazioni di interesse storico, tra cui il Castel di Pietra, le necropoli etrusche e le importanti vecchie miniere presenti nel Parco Minerario Naturalistico di Gavorrano. Oltre ai siti storici, a Gavorrano è presente una vasta campagna in cui poter immergersi nel tipico paesaggio rurale toscano fatto di oliveti, vigneti e filari di cipressi.
Costruito durante il Basso Medioevo sulla sommità di una rupe per dominare la pianura di Grosseto e delle Colline Metallifere, il Castel di Pietra ha sempre avuto un’importanza strategica per tutte le famiglie nobiliari che lo hanno abitato. Grazie a uno scavo archeologico svolto tra il 1997 e il 2007 è stato possibile riportarne alla luce alcuni elementi caratteristici come mura e i resti di una piccola torre, il nucleo principale di tutta la struttura. Si narra che qui il Conte Nello uccise la senese Pia de’ Tolomei, la cui sorte viene narrata da Dante nel Canto V del Purgatorio: ne è celebre il verso che racchiude in un chiasmo la sua biografia, “Siena mi fè, disfecemi Maremma”.
Le miniere di Gavorrano hanno rappresentato un’area di importante interesse storico-economico per il territorio. La loro attività estrattiva, iniziata nel 1898 e proseguita per tutta la prima metà del 900’, ha reso il territorio di Gavorrano uno dei più importanti per l’estrazione di pirite. Attualmente, l’intero comprensorio minerario, fatto di gallerie e di edifici minerari, macchinari, bacini di flottazioni, pozzi, laverie e cave di inerti, è conservato nel complesso museale del Parco Minerario Naturalistico di Gavorrano.
La necropoli etrusca di San Germano, attualmente inclusa nei terreni di proprietà della Rocca di Frassinello, è composta da circa 30 tombe a tumulo recuperate e restaurate per creare un percorso di visita per il pubblico. Inoltre, il percorso espositivo offerto è corredato da pannelli illustrativi e da citazioni poetiche che riguardano il vino nel mondo antico.
Il centro di documentazione Rocca di Frassinello è la continuazione del percorso di visita proposto nella necropoli etrusca di San Germano. Il filo conduttore del centro è il vino, elemento che lega la moderna viticoltura alla civiltà etrusca. Nel centro di documentazione Rocca di Frassinello, il visitatore può intraprendere un viaggio nel passato: partendo dalla cantina realizzata da Renzo Piano con le botti disposte in modo da ricordare un anfiteatro romano, l’esperienza continua con una degustazione di vino servito come al tempo degli Etruschi, ovvero con l’aggiunta di spezie; per culminare con altri assaggi di vini prodotti presso la Rocca di Frassinello. Inoltre, durante la visita alle sale destinate al centro di documentazione, è possibile ammirare i principali reperti provenienti dalla necropoli etrusca di San Germano e di Santa Teresa di Gavorrano