Sin dai tempi di Dedalo e del Minotauro di Creta il labirinto è un simbolo che affascina e rappresenta non solo il mistero e l'ignoto, ma anche la possibilità di un cammino spirituale e iniziatico, di purificazione e avvicinamento verso la divinità.
Ecco 5 labirinti da scoprire in Toscana, tra leggende, storia e curiosità.
Uno dei più antichi al mondo è il mitologico Labirinto di Porsenna, potente e famoso sovrano etrusco che secondo la leggenda fu seppellito con il suo ricchissimo tesoro sotto Chiusi. Partendo dal Museo della Cattedrale si può visitare questo percorso affascinante di cunicoli sotterranei sotto la città, che termina in una grande cisterna: si tratta dell'antico acquedotto etrusco che la tradizione popolare trasformò nel mausoleo di Porsenna, di cui parla anche Plino il Vecchio e che non è mai stato trovato.
Meno misterioso, ma decisamente incantevole, è il labirinto dello storico Giardino di Villa Garzoni, a Collodi, uno spettacolare parco nel quale lavorò come giardiniere il padre di Carlo Lorenzini, conosciuto come Carlo Collodi, l'inventore di Pinocchio. Il giardino all'italiana è un capolavoro del Settecento giunto intatto ai nostri giorni, con giochi d'acqua, grandi vasche, boschetti di bambù e teatri di siepi di bosso, grotte artificiali, statue, mascheroni e naturalmente il Labirinto, che secondo la credenza popolare porta fortuna ai fidanzati: percorrerlo mano nella mano assicura una lunga e felice storia d'amore!
Fiorisce solo per un mese all'anno ma è una visione meravigliosa: è il labirinto dei narcisi di Villa La Pescigola, a Fivizzano, dove tra metà marzo e la fine di aprile va in scena la più grande fioritura di narcisi d'Italia e una delle più maestose d'Europa, con 450mila fiori in boccio che trasformano questo angolo di Lunigiana nel paradiso terrestre. Una parte del giardino è dedicata proprio al labirinto color giallo oro e bianco crema creato dai narcisi al loro massimo splendore: uno spettacolo da vedere!
È circondato dal mistero il Labirinto che si trova sulla facciata del Duomo di San Martino a Lucca, splendida costruzione a facciata romanica che ospita tesori come la statua di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia e il Volto Santo, il crocifisso di legno venerato dai lucchesi sin dal Medioevo. Questo enigmatico labirinto ricorda nella forma quello sul pavimento della Cattedrale di Chartes e per questo si pensa che sia legato ai Templari. L'iscrizione a fianco parla del mito del labirinto di Creta e di come Arianna con il suo filo aiutò Teseo a uscire dal dedalo, proprio come l'aiuto divino può aiutare l'anima a uscire dalla condizione del peccato: una scritta che doveva essere piuttosto chiara per i pellegrini che passavano da qui percorrendo la Via Francigena.
Chiudiamo con il delizioso labirinto vegetale di siepi di bosso che si trova a Villa La Petraia, sulle colline di Firenze. La villa era il rifugio fuori porta dei Medici e conserva uno splendido giardino al quale lavorò anche Giambologna, diviso su tre livelli: il piano inferiore all'italiana, il Piano della Figurina e infine quello dei castagni. Sul retro della villa si puà passeggiare nel parco all'inglese voluto da Leopoldo II di Lorena nell'Ottocento.