Forse non tutti sanno che il borgo di Colle di Val d'Elsa, nel cuore della Toscana, è stato anche il luogo in cui Carlo Lorenzini (conosciuto in arte come "Collodi") vide la Fonte di Pinocchio, di origine medievale. Probabilmente proprio questa fonte d'ispirazione gli ha suggerito il nome per il suo celebre burattino di legno. D'altronde, Colle di Val d'Elsa è stata amata da altri autori e scrittori. Qui, ad esempio, è ambientato il romanzo La ragazza di Bube di Carlo Cassola e il film Il minestrone di Sergio Citti, che vede nel cast anche l'attore toscano Roberto Benigni.
Questo territorio è ideale per una vacanza all'insegna del benessere e dello sport, ma anche per chi vuole avvicinarsi all'arte e all'artigianato locale. Ecco 5 motivi per visitare Colle di Val d'Elsa:
Se la chiamano "Boemia d'Italia", un motivo c'è. Il borgo di Colle di Val d'Elsa, infatti, accoglie da secoli le più antiche molerie e vetrerie artistiche della Toscana. Qui, non a caso, si possono osservare da vicino matri vetrai all'opera: gesti e rituali unici che fanno parte dell'antica tradizione della cristalleria.
L’inclinazione degli strumenti, l’agilità e la delicatezza dei movimenti provengono da un tempo lontano. L’artigiano, che comunica con il suo vetro fluido e la limpidezza delle superfici, sembra un mago che muove l’acqua e la incanta: un’acqua apparentemente inanimata, priva di corpo e di senso. A poco a poco la materia prende forma, obbedisce alla maestria e all’estro di chi la modella: sbocciano come fiori calici da vino, brocche, bicchieri eleganti e raffinati manufatti per arredare la casa ed impreziosire la tavola.
L’alchimia del cristallo si ripete da secoli nelle molerie e nelle vetrerie artistiche di Colle di Val d'Elsa, con la stessa pazienza e passione, con la stessa ostinata attenzione per la purezza della materia prima e del prodotto finito.
Conosciute molto bene dagli Etruschi e dai Romani, le Caldane sono dei meravigliosi bagni termali all'aria aperta. Queste sorgenti di acqua tiepida si trovano vicino alla frazione di Gracciano e sono conosciute per le loro sorprendenti proprietà terapeutiche: pongono rimedio a vari malanni tra cui le eruzioni cutanee.
Ancora oggi le antiche terme, in parte distrutte e recuperate, vengono usufruite dalla popolazione colligiana.
Gli amanti del trekking possono intraprendere il cosiddetto Sentierelsa, un percorso di circa 4 km che ha inizio al ponte di San Marziale, si snoda lungo il fiume Elsa e arriva, infine, alla località Ponte di Spugna.
Lungo il tracciato si possono vedere resti di antiche costruzioni idrauliche, salti d’acqua come quello del Diborrato e la “Grotta dell’Orso”, conosciuta per la sua forma somigliante al profilo di questo animale.
Se volete godervi una giornata di sole e spensieratezza, vi consigliamo di portare un cestino per il pranzo: è un luogo incredibile per un picnic di primavera!
A Colle di Val d'Elsa si trova anche un tratto urbano antico del percorso descritto dall'Arcivescovo Sigerico di Canterbury. Questa strada può essere considerata un'alternativa al tracciato ufficiale della Via Francigena e un'occasione per pernottare nel bellissimo centro storico.
A Colle di Val d'Elsa è nato Arnolfo di Cambio, noto scultore, architetto e urbanista italiano attivo tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Proprio a questa importante personalità è dedicato l'omonimo concorso annuale che consiste in una mostra di presepi, intesi come simbolo di pace tra i popoli. A dicembre, con questa occasione, viene inoltre premiato il presepe più bello.
Nel periodo estivo, invece, si svolge la festa patronale di San Marziale che porta a Colle stand gastronomici, una corsa ciclistica, gara goliardica di imbarcazioni sul fiume Elsa e l'immancabile spettacolo pirotecnico. Infine, caratteristica è la Festa del Sacro Chiodo. Nella cattedrale del paese infatti è conservato uno dei chiodi di crocifissione di Cristo e viene portato in processione primo e secondo fine settimana di settembre.