Un concentrato di Toscana in un unico borgo: San Miniato - ma anche la sua campagna adiacente -rappresenta tutto quello che di bello e buono c'è sul nostro territorio. Tra viuzze in pietra e piazze scenografiche, conserva ancora tesori architettonici appartenenti a epoche passate. Il Sistema Museale, infatti, consiste in un ricco itinerario che si snoda lungo tutta la città. Cominciamo col Conservatorio di Santa Chiara, un struttura fondata nel XIII secolo al cui interno si possono ancora ammirare capolavori pittorici di Ludovico Cardi, detto il Cigoli, e la Croce di Deodato Orlandi.
Continuando il nostro viaggio nell'arte, incontriamo l'Accademia degli Euteleti, presso Palazzo Migliorati. Qui vengono conservati testi antichi, nonché la maschera funeraria di Napoleone Bonaparte e memorie appartenenti alla nobile famiglia. L'Oratorio del Loretino, invece, risale al Duecento ed è impreziosito da un meraviglioso altare in legno firmato da Francesco Lanfranchi, detto Spillo. Sopra di esso, si rimane a bocca aperta guardando gli affreschi della Sala delle Sette Virtù, attuale sede del palazzo comunale.
Chiudiamo il nostro tour con il Museo Diocesano e la Rocca, la protagonista indiscussa di tutto il comprensorio, testimonianza del passaggio di Federico II di Svevia. Aldilà dell'aspetto storico e culturale, ci sono altri buoni motivi per visitare San Miniato. Cercherò di riassumerli tutti in 5 punti:
Sono 32 in totale i comuni della Toscana in cui nasce il rinomato tartufo bianco, un'eccellenza alimentare divenuto il simbolo delle Colline Sanminiatesi. Il Tuber Magnum Pico viene ricercato e curato dai nostri tatufai da oltre un secolo: tra querce, tigli e salici si nascondono queste gemme di sapore e profumi inconfondibili. Ogni anno, per celebrare questo "frutto", si tiene la Mostra Mercato Nazionale di San Miniato, una vetrina che richiama appassionati anche dai paesi stranieri.
Tartufo e non solo a San Miniato: i suoi vini, l'olio extravergine di oliva, i salumi e molte altre tipicità allietano la vostra vacanza. I gusti inconfondibili locali, le materie prime di qualità e l'esperienza degli artigiani creano prodotti eccezionali, alcuni dei quali vantano anche il riconoscimento di presidio Slow Food. Città dei Sapori e anche Città Slow: in questa nostra società frenetica, piena di impegni e dai ritmi serrati, San Miniato ha deciso di elogiare la lentezza e promuovere uno stile di vita più responsabile, che abbia a cuore le tradizioni e le genuinità del territorio, senza rinunciare ai benefici dello sviluppo tecnologico.
Il teatro, lo spettacolo e San Miniato sono da sempre legati tra loro. Nel 1947 nasce infatti l'Istituto del Dramma Popolare che ogni anno porta in scena una rappresentazione inedita, con soggetto religioso. Appuntamenti fissi, inoltre, sono anche Prima del Teatro, La Luna è Azzurra, l'Estate di San Martino. Ricordiamo infine anche il Centro Studi Paolo e Vittorio Taviani, nato per valorizzare il cinema e non solo, dedicato ai due illustri sanminiatesi.
Da Altopascio a Gambassi Terme passando da San Miniato (tappe 29 e 30), il tracciato della Via Francigena attraversa - dai tempi del Medioevo - questo territorio, diventando ben presto uno dei percorsi preferiti da pellegrini in viaggio verso Roma. Camminatori, re e principi hanno intrapreso questa antica arteria all'insegna della spiritualità. Oltre al centro storico della città, l'itinerario tocca anche il borgo di San Genesio, lo stesso luogo in cui sostò anche il vescovo Sigerico, di rientro a Canterbury. Oggi, l'area è un importante sito archeologico della Toscana.
Nel comune di San Miniato, precisamente a Ponte a Egola, sorge uno dei centri fondamentali a livello nazionale per la lavorazione delle pelli e del cuoio. Innovazione e sviluppo tecnologico costituiscono un valido aiuto per la produzione tradizionale. Le sostanze naturali utilizzate rendono i prodotti finiti molto apprezzati da stilisti e griffe affermati.
Se vi abbiamo incuriosito, potrete trovare maggiori spunti o informazioni qui: sanminiatopromozione.it