La Valle del Casentino è un caleidoscopio di colori e di bellezze naturali, alcune delle quali sono entrate a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Oltre alle foreste c’è un territorio ricco di opere d'arte e monumenti, di scienza e di mestieri. In questo articolo vi presentiamo 5 musei del Casentino dove scoprire il passato e il presente di una terra di antiche tradizioni.
Realizzato all’interno di un ex-lanificio, il Museo dell'Arte della Lana racconta la storia di quella che era ed è ancora oggi una delle attività più importanti del Casentino. Al suo interno sarà possibile non solo vedere i macchinari e come i vari tessuti venivano realizzati, ma anche fare una vera e propria esperienza sensoriale tra fibre e materiali, andando a toccare, annusare e provare in prima persona i gesti manuali di quest’arte senza tempo.
Non un vero e proprio museo, anche se al suo interno troviamo opere importanti e mostre. Si tratta comunque del monumento forse più importante di tutta la valle, o quantomeno il più iconico. Fondato dalla nobile famiglia dei Conti Guidi, il Castello di Poppi è menzionato nei documenti già a partire dal 1191. Il suo cortile è un tripudio di stemmi, mentre l’intreccio di scale in pietra ci porta quasi dentro un’opera di Escher. Imperdibili la biblioteca, con i suoi 25.000 volumi antichi, il coloratissimo salone delle feste e la cappella con gli affreschi di Taddeo Gaddi, allievo di Giotto. Se non temete la fatica, potete anche salire fino in cima alla torre, sarete ricompensati da una vista panoramica assolutamente mozzafiato!
Il Museo Archeologico Pietro Albertoni ripercorre la storia della valle dal Paleolitico alla tarda età romana. Le prime sale sono dedicate alla vita dell’uomo preistorico e qui è possibile sia osservare reperti autentici che farne esperienza tattile con le loro riproduzioni. Si passa poi agli ambienti dedicati agli Etruschi, vere e proprie star del museo, con l’esposizione dedicata ai bellissimi bronzetti del Lago degli Idoli, un lago dell’alto Casentino considerato al tempo come vero e proprio santuario. Infine, ci affacciamo sull’età romana con le ultime sale e i tanti reperti legati soprattutto alla preparazione del cibo, un percorso che ci fa guardare alla quotidianità con occhi completamente diversi.
Nato per volontà della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), una delle più importanti associazioni fotografiche a livello nazionale, il Centro Italiano della Fotografia è promotore di numerose attività culturali, prima tra tutte la valorizzazione della fotografia italiana a partire dal secondo dopoguerra. Oltre a conservare, catalogare e riproporre al pubblico il proprio patrimonio fotografico, il CIFA è sede di incontri, conferenze e grandi mostre. Da visitare la Galleria a cielo aperto in cui l’arte della fotografia vi accompagnerà per il caratteristico borgo del paese di Bibbiena.
Unico planetario permanente della zona, il Planetario del Parco ricostruisce al chiuso di una stanza, con un’apposita cupola, la volta celeste così come la vedremmo all’aperto, in un luogo lontano dalle luci delle città. Giocando con la sfera celeste e simulando spostamenti spazio – temporali alla scoperta del cielo boreale nelle varie stagioni, si possono riconoscere le costellazioni, i moti di stelle, Luna, Sole e pianeti e si può imparare ad orientarsi. All’esterno è invece possibile osservare direttamente il cielo sia a occhio nudo che con i telescopi in dotazione, sperimentando un vero e proprio viaggio tra stelle e pianeti.